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03/11/2011

Oakland, scontri dopo lo sciopero generale
di Enrico Piovesana

Migliaia di persone hanno marciato per la città e occupato il porto, bloccandone l'attività. Nella notte, scontri tra polizia e manifestanti

 

La giornata di sciopero generale a Oakland, la prima negli Usa dal 1946, ha visto sfilare ieri per le strade della città californiana 7mila persone, tra cui centinaia di insegnanti e impiegati che non sono andati a lavorare. Molti negozi del centro hanno chiuso le serrande esponendo cartelli di sostegno alla protesta. Lo stesso hanno fatto molti tassisti.

Dal corteo, colorato e pacifico, si sono staccati un centinaio di 'black bloc' appartenenti ai movimenti anarchici della Bay Area, che ieri avevano preannunciato azioni violente in un volantino firmato 'Oakland Liberation Front'. Vestiti di nero e incappucciati, con il volto coperto da banda, si sono scagliati contro le vetrine e insegne delle banche e di un centro commerciale, sfasciandole e coprendole di scritte ("W la Comune di Oakland", "Distruggi le banche", "Uccidi lo sbirro" e tante A anarchiche).

La polizia non è intervenuta, ma diversi manifestanti pacifici si sono scagliati contro i violenti nel tentativo di fermali. Tornata la calma, il corteo si è mosso verso il grande porto commerciale della città - il quinto degli Stati Uniti - occupandolo e bloccandone le attività e il traffico dei tir. I camionisti, pur solidali con i manifestanti, hanno fatto loro notare che anch'essi appartengono al 99 per cento. Decine di scaricatori non si sono presentati al lavoro.

Un altro momento di forte tensione c'è stato in serata, quando un giovane alla guida di una Mercedes, infastidito dal corteo che gli bloccava la strada, ha deliberatamente investito due manifestanti. La folla si è scagliata contro l'uomo, che è stato protetto dalla polizia. I due investiti, un ragazzo e una ragazza, sono stati portati in ospedale.

Quando ormai era già buio, gli anarchici hanno pccupato uno stabile abbandonato del centro, proteggendolo con barricate di rifiuti dai alle fiamme (vedi VIDEO qui sotto). Intorno a mezzanotte la polizia è intervenuta sparando gas lacrimogeni, granate acustiche e pallottole di gomma. Sono seguiti violenti scontri, con decine di arresti.

Tensione altissima anche nell'accampamento in Oscar Grant Plaza, rioccupato nella notte da centinaia di manifestanti rientrati in centro dopo l'occupazione del porto. La polizia ha circondato le tende e si teme un'azione di forza.

All'alba di oggi, alcuni manifestanti sono tornati al porto, bloccando nuovamente l'ingresso ai tir, in una situazione molto più tesa e meno festosa di quella di ieri.

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