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Giovedì 17 Novembre 2011 14:34

Torino: cariche contro gli studenti per difendere Bankitalia. Occupata la Mole

Migliaia di studenti e studentesse in piazza anche a Torino per questa giornata internazionale di mobilitazione. Il corteo si è radunato in mattinata in piazza Arbarello con l'intento di dirigersi sotto la sede torinese di Bankitalia: l'iniziativa #OccupyBankitalia, lanciata dagli studenti medi e accolta durante l'assemblea di #OccupyTorino di venerdì scorso (11.11.11), così come dal percorso assembleare universitario #OccupyUniverCity. L'appuntamento era dunque stato lanciato pubblicamente nei giorni scorsi da tante e diverse realtà, unite nella scelta di andare a presidiare e colpire il cuore di quel potere finanziario che quotidianamente scarica sulle nostre vite i costi di una crisi prodotta altrove, ai piani alti.

Una giornata che ha visto portare in piazza rivendicazioni ed istanze che sono andata ad eccedere ogni dimensione studentista: la realtà di scuole ed università ormai a tutti gli effetti gelminiane non può che spingere studenti e studentesse ad allargare lo sguardo ad un panorama transnazionale unito sotto il segno delle pratiche di opposizione al debito e alle manovre di austerity. Esemplificativo in tal senso lo striscione d'apertura, che recitava 'Anche con Monti non tornano i conti': la caduta del governo Berlusconi non ha certo migliorato il quadro tragico della crisi, le nomine ministeriali di ieri non hanno che rafforzato i timori e il sospetto rispetto ad un 'governo tecnico' che si prepara a mettere diligentemente in atto i diktat dell'Unione Europea e della Bce.

Forte il legame e la comunanza - in piazza - con i movimenti che in tutto il mondo stanno scendendo in piazza con le stesse parole d'ordine, ribadendo la propria irrappresentabilità e la determinazione nel voler cacciare - dal basso - quell'1% che continua a lucrare sulle vite di tutt*. Fin dalla mattina il corteo studentesco si è trovato di fronte un dispiegamento spropositato di forze dell'ordine, che hanno militarizzato buona parte del centro cittadino, schierandosi ancora una volta a difesa dei palazzi del potere, a protezione dei luoghi istituzionali così come di quelli economici e finanziari.

La manifestazione ha tentato ripetutamente di arrivare, come preannunciato, sotto la sede di Bankitalia, ma è stata violentemente caricata per quattro volte e fermata ogni qual volta ha tentato di violare la zona rossa, non annunciata ma di fatto creata con sbarramenti di camionette e centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto anti-sommossa. Le decine di feriti, i fermi e le continue intimidazioni messe in campo dalla questura non hanno però intimorito nè scoraggiato il corteo, che ha proseguito con l'occupazione della Mole Antonelliana, luogo simbolo della città, di fronte alla quale si è tenuta un'assemblea che ha chiesto l'immediata liberazione dei ragazzi fermati e ha rilanciato per il proseguimento della giornata di mobilitazione. La terrazza del luogo simbolo della metropoli torinese è stata anch'essa occupata, caratterizzata dall'affissione dello striscione contro il governo Monti, dall'ammainamento della bandiera dell'Unione Europea, sostituita da quella No Tav!

Appuntamento per le 18 sotto Bankitalia, per aggiungere un ulteriore tassello di determinazione, come il 17 novembre torinese ha fatto bene emergere per le strade, rimanendo e combattendo, non permettendo al gioco della questura di Torino di imporsi ed avere la meglio; in migliaia abbiamo battuto le strade della nostra città, defenestrando ogni dispositivo intimidatorio poliziesco, fallimentare perchè incapace di scalfire la nostra determinazione di occupare e riempire le piazze!

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