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19 maggio 2011

Barghouti: Futuro Premier ANP Deve Avere Consenso Popolo

In un’intervista al quotidiano egiziano al Ahram, il «comandante dell’Intifada» in carcere dal 2002 in Israele, esorta il futuro esecutivo Fatah-Hamas a fondare il suo programma sul documento elaborato dai prigionieri politici palestinesi.

Roma, 19 maggio 2011, Nena News (foto di Tal Cohen dal sito www.haaretz.com) – In un’intervista pubblicata ieri dal quotidiano egiziano al Ahram, il segretario generale di Fatah in Cisgiordania Marwan Barghouti (in carcere in Israele dal 2002), conosciuto come il «comandante dell’Intifada», esprime soddisfazione per la riconciliazione tra Fatah e Hamas e sollecita la nomina di un premier palestinese che abbia la piena fiducia e il consenso dell’intera popolazione.

«E’ compito di Fatah e Hamas garantire la realizzazione pratica della riconciliazione ottenuta grazie all’impegno dei fratelli egiziani», ha detto Barghouti sollecitando i due movimenti politici e il futuro esecutivo palestinese ad adottare come programma il documento elaborato qualche anno fa dai detenuti politici palestinesi in carcere in Israele che da un lato propone come soluzione i «due Stati» (Israele e Palestina) ma dall’altro ribadisce il diritto al ritorno per i profughi e la sovranità palestinese sulla zona araba di Gerusalemme. «In esso ci sono soluzioni concrete ad importanti problemi», ha spiegato.

Barghouti ha aggiunto che la persona migliore a ricoprire la carica di primo ministro è quella «che gode del consenso di tutti i palestinesi e di tutte le forze politiche, una persona che dovrà servire soltanto gli interessi nazionali». Il leader palestinese ha espresso pieno appoggio alla decisione del presidente dell’Anp Abu Mazen di andare alla dichiarazione unilaterale dell’indipenenza palestinese il prossimo settembre alle Nazioni Unite. “Non possiamo più aspettare – ha affermato – perciò tutti i palestinesi e gli arabi devono unirsi per garantire l’ingresso pieno della Palestina nell’Onu, con uno Stato nei confini del 1967 (i territori di Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme est occupati da Israele)”.

Un altro quotidiano arabo, al Quds al Arabi, riferiva ieri che Fatah e Hamas stanno discutendo della formazione del governo di unità nazionale chiamato, tra le altre cose, ad organizzare le elezioni parlamentari e presidenziali entro un anno (le elezioni amministrative previste a luglio invece sono state rinviate ad ottobre). Il giornale non forniva nomi ma ribadisce che Fatah vorrebbe confermare l’attuale premier Salam Fayyad (un indipendente gradito ai paesi occidentali) mentre Hamas insiste che il nuovo primo ministro venga scelto a Gaza. Il movimento islamico però potrebbe lasciare a Fatah la facoltà di nominare il premier. Nei giorni scorsi si era fatto con insistenza il nome di Jamal al Khudari, il presidente del Comitato popolare di Gaza contro l’assedio israeliano.  Nena News