Ramallah - InfoPal. Questa mattina un gruppo di coloni israeliani ha aggredito dei bambini palestinesi nei pressi del villaggio beduino di Makhamis, a sud di Ramallah.

I tre bambini - tutti d'età inferiore a 10 anni - sono stati fermati per strada, bloccati e pestati dai coloni israeliani in età adulta.

Uno dei tre bambini feriti è in gravi condizioni a causa delle varie fratture riportate in diverse parti del corpo.


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2011-07-18

B'Tselem: 'Israele ha arrestato 835 bambini palestinesi in 5 anni'

An-Nasira (Nazareth) - InfoPal. L'organizzazione israeliana per i diritti umani "B'Tselem" ha reso pubblico un documento nel quale sono stati raccolti i dati sugli arresti ai danni di minori palestinesi negli ultimi 5 anni.

"Sono oltre 800 i bambini palestinesi arrestati da Israele con il pretesto di aver lanciato pietre".

 

Il rapporto di B'Tselem è stato divulgato da fonti d'informazione israeliane.

Qui si legge che "835 bambini palestinesi sono stati processati in un tribunale militare di Israele con l'accusa di aver scagliato sassi contro i militari dell'occupazione israeliana".

Il periodo di riferimento di dati e testimonianze va dal 2005 al 2010.

"Il 93% di questi bambini sono stati condannati a periodi di reclusione che vanno da qualche giorno fino a un anno. 
Sul dato complessivo: 34 sono d'età compresa tra i 12 e i 13 anni, 255 bambini hanno tra i 14 e i 15 anni.
Nella stragrande maggioranza dei casi, le accuse derivano da estenuanti patteggiamenti (da uno a tre mesi) condotti in processi legali che si protraggono ben oltre i tempi legali.

In Israele, circa la metà dei reati penali vengono risolti per patteggiamento mentre in Cisgiordania, circa il 97% delle condanne per lancio di pietre sono l'esito di lunghi processi.

A regolare queste detenzioni sono leggi militari per mezzo delle quali Israele riesce a porli in stato di fermo per notti intere, senza dare ai minori palestinesi la possibilità di essere accompagnati da un genitore, del quale è vietata la presenza anche durante l'interrogatorio. Accade spesso che il minore palestinese venga portato davanti a un giudice a una settimana dall'arresto".

In Israele, i diritti del fanciullo vengono violati gravemente nel contesto del processo penale.

B'Tselem chiede al governo israeliano di astenersi dall'applicare provvedimenti militari nei confronti dei minori palestinesi, sottoponendoli invece alla legge civile e, nello specifico, osservando il tetto della maggiore età stabilito dalla legge israeliana, quindi 18 anni, e non dei 16 anni come riconosciuto da quella palestinese.

Il rapporto "No Minor Matter" si basa su dati ufficiali e sulle interviste a 50 di questi minori.

Si riscontra che i palestinesi vengono sottoposti a pene carcerarie in età inferiore rispetto agli israeliani. Tra i palestinesi è più alta la media di condanne e appelli.

In Israele è proibito imporre sentenze carcerarie sui minori di 14 anni, mentre gli ordini militari in vigore in Cisgiordania dimostrano che 19 minori palestinesi - tra i 12 e i 13 anni - sono stati imprigionati con quest'accusa.

Per il sistema giudiziario militare la prigione è il mezzo principale per punite i minori, mentre non vengono prese in considerazione altre opzioni.

Le parti coinvolte sono consapevoli dell'ingiustizia della situazione legale.

Tuttavia, oltre alle dichiarazioni di qualche giudice...e della loro manifestazione di scoraggiamento per simili atti attuati da polizia ed esercito, nessun'azione è stata promossa per porre fine a queste violazioni dei diritti del fanciullo".