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http://www.haaretz.com
02:57 09.11.11

Netanyahu guida la lotta contro gli attivisti per la pace israeliani

Il “prezzo da pagare” “Price tag” spruzzato a graffiti nella casa di Hagit Ofran di Peace Now, martedì scorso, fa parte di una consistente campagna di delegittimazione contro le organizzazioni della sinistra israeliana. Virtualmente non passa giorno senza che gli attivisti per la pace in sraele non ricevano minacce alla loro vita o danni alle loro proprietà. Nel giorno del sedicesimo memoriale in onore del Primo Ministro Ytzhak Rabin, che cadde vittima di una campagna di incitamento dell’estrema destra, sembra proprio che la lezione non sia stata imparata.

I ministri e i membri della Knesset hanno trasformato i Diritti Umani in Israele  nei capri espiatori. I partiti della destra, con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu che guida la banda, biasimano queste organizzazioni per il loro sostegno a campagne che delegittimano Israele. - Questa è la loro alternativa per porre fine alla costruzione di insediamenti nella West bank e a Gerusalemme est, cosa che fa arrabbiare tutti i sostenitori di Israele nel mondo.-

Con l’inizio della sessione invernale alla Knesset, Netanyahu sostiene un lodo del suo confidente del Likud, Ofir Akunis, che vorrebbe bandire il finanziamento delle ong “politiche” oltre i 20.000 nis, da parte dei governi stranieri o di organizzazioni internazionali. Il termine “ong politiche” è espediente che vorrebbe comuffare una legge che intende stigmatizzare e impedire le attività delle ong che si occupano della protezione dei diritti delle minoranze e che monitorizzano le attività delle agenzie governative. La spiegazione della legge dichiara esplicitamente che intende raggiungere le organizzazioni che agiscono in favore dei diritti umani per influenzare le politiche dello Stato di Israele.

Siccome non hanno alcuna giustificazione per imbavagliare queste organizzazioni, Netanyahu e i suoi colleghi stanno tentando di sottoporle ad una nuova legge, tramite la loro maggioranza parlamentare. Ma così come non si possono opporre ai finanziamenti da fonti private, di cui anche le organizzazioni di destra beneficiano, le ong per i diritti umani ricevono aiuti da istituzioni legittime, come le Nazioni Unite e l’Unione Europea, le quali adottano scrupolosi sistemi per accertarne la trasparenza.

Gli attivisti che sostengono il Primo Ministro in questa legge idiota, mostrano che egli non ha internalizzato le lezioni di Vladimir Jabotinsky o della lega di Manachem Begin che riguardano l’essenza della democrazia. Tutto ciò che possiamo fare è di appellarci ai loro colleghi che ancora tengono alla democrazia israeliana, prima di tutti il portavoce della Knesset Reuven Rivlin del Likud.


http://www.haaretz.com
02:57 09.11.11

Netanyahu leading the fight against Israel's peace activists

The "price tag" graffiti sprayed on the home of Hagit Ofran of Peace Now on Tuesday is part of a consistent delegitimization campaign against left-wing organizations. Virtually not a day goes by without peace activists suffering threats to their lives or damage to their property. On the eve of the 16th memorial day in honor of former Prime Minister Yitzhak Rabin, who fell victim to a campaign of incitement by the extreme right, it seems that the lesson has not been learned.

Ministers and Knesset members have turned Israeli human rights organizations into scapegoats. The right-wing parties, with Prime Minister Benjamin Netanyahu leading the band, blame these organizations for aiding what they call a "campaign to delegitimize Israel." This is their substitute for ending settlement construction in the West Bank and East Jerusalem, which outrages all of Israel's supporters worldwide.

With the start of the Knesset's winter session, Netanyahu came out in support of a bill by his confidant, MK Ofir Akunis (Likud ), that would ban "political" nongovernmental organizations from receiving donations of over NIS 20,000 from foreign governments or international organizations. The term "political NGOs" is transparent camouflage for a law intended to stigmatize and shackle the activities of NGOs that focus on protecting the rights of minorities and monitoring the behavior of government agencies. The bill's explanatory notes state explicitly that it is intended to deal with "organizations acting in the guise of human rights organizations that seek to influence the political discourse, character and policies of the State of Israel."

Since they do not have any legal justification for shutting down these human rights organizations, Netanyahu and his colleagues are trying to achieve this goal via the parliamentary majority they command. As opposed to donations from unsupervised private sources, which also flow to right-wing organizations, human rights organizations receive aid from legitimate bodies like the United Nations and the European Union, which scrupulously abide by the rules of transparency.

The prime minister's active support for this idiotic bill shows that he has not internalized Vladimir Jabotinsky's teachings or Menachem Begin's legacy regarding the essence of democracy. All we can do is urge those of his colleagues who do care about preserving Israel's democracy - first and foremost Knesset Speaker Reuven Rivlin (Likud) - to stand in the breach.

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