Tratta da La Nonviolenza è in Cammino

Una Lettera Aperta all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani

 
All'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e per opportuna conoscenza:

al Presidente della Repubblica Italiana,

al Presidente della Commissione Europea,

ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati,

ai capigruppo parlamentari del Senato della Repubblica,

ai capigruppo parlamentari del Parlamento Europeo,

al prefetto di Viterbo,

al sindaco del Comune di Viterbo,

al presidente della Provincia di Viterbo,

alla Presidente della Regione Lazio,

all'assessore all'ambiente del Comune di Viterbo,

a tutti i consiglieri del Comune di Viterbo,

all'assessore all'ambiente della Provincia di Viterbo,

a tutti i consiglieri della Provincia di Viterbo,

all'assessore all'ambiente della Regione Lazio,

a tutti i consiglieri della Regione Lazio,

al ministro dell'Interno,

al ministro del Lavoro,

alla ministra delle Pari Opportunita',

ai mezzi d'informazione locali e nazionali

Oggetto: Segnalazione ed appello contro il colpo di stato razzista in Italia
*
Gentili signori,
la politica governativa italiana nei confronti dei migranti si configura da anni come palesemente in contrasto con la Costituzione della Repubblica Italiana e con la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Occorre che cessi ogni politica razzista e che si torni alla legalita' costituzionale.
Chiediamo quindi che siano aboliti i campi di concentramento, che cessino le deportazioni, che siano abrogate tutte le misure che violano i fondamentali diritti umani.
Chiediamo che sia rispettato ed inverato il diritto di ogni essere umano ad essere riconosciuto nella sua dignita', nei suoi bisogni e nei suoi diritti, ad essere accolto ed assistito, difeso e reso partecipe del bene comune e dei comuni doveri di reciproca responsabilita' e mutua solidarieta' - doveri il cui esercizio, e la fruizione dei cui esiti, l'umanita' intera comprendono.
Vi e' una sola umanita'.
La democrazia pienamente dispiegata raggiunge ed include ogni essere umano.
La civilta' giuridica pienamente dispiegata e' incompatibile con politiche di pregiudizio, discriminazione, esclusione, persecuzione, segregazione, sopraffazione e guerra.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Con la presente chiediamo un impegno di tutte le istituzioni affinche' l'Italia ritorni nell'alveo della democrazia e della civilta' giuridica, e che tutte le misure che configurano un vero e proprio colpo di stato razzista in Italia siano immediatamente e definitivamente revocate.
Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione, distinti saluti,
*
le persone partecipanti all'incontro di formazione alla nonviolenza svoltosi domenica 6 febbraio 2011 presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo
Viterbo, 11 febbraio 2011

top