http://www.unita.it
30 ottobre 2011

«Caro Presidente, a rischio il pluralismo»
Napolitano: «Governo riveda tagli all'editoria»

           

«Ho letto con attenzione la vostra lettera e mi rendo ben conto dell'importanza degli argomenti che mi avete illustrato in polemica con l'annunciato taglio 'lineare' al Fondo per l'editoria. Condivido la preoccupazione per i rischi che ne potrebbero derivare di mortificazione del pluralismo dell'informazione. E non mancherò di manifestare questo mio punto di vista al governo».

Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella risposta alla 'lettera aperta' inviatagli dai direttori di testate non profit, di partito e cooperative, sul taglio del Fondo per l'editoria, pubblicata oggi da alcuni quotidiani.

«Ho nello stesso tempo trovato - continua il Capo dello Stato - altamente apprezzabile, nella vostra lettera, la sensibilità per l'urgenza di "un'opera di bonifica" in questo settore e la disponibilità "a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall'altro una più rigorosa selezione nell'accesso alle risorse". Credo che - conclude Napolitano - quanto più darete seguito concreto a questi vostri intendimenti, tanto più ne guadagnerà in efficacia la sollecitazione, che faccio mia, per una riconsiderazione delle decisioni del governo».

* * * * * *

Lettera Aperta a Napolitano

Egregio Presidente,

ci rivolgiamo a Lei, nella Sua qualità di più autorevole rappresentante e custode della democrazia costituzionale per significarLe il rischio imminente di chiusura che coinvolge un centinaio di giornali politici, cooperativi, non profit e di idee e la conseguente perdita del lavoro per svariate migliaia di giornalisti e poligrafici.

Questo gravissimo evento sarà la conseguenza inesorabile del taglio del Fondo per l’editoria deciso dal Governo, se non interverranno immediate misure atte a ripristinarlo, sia pure nell’entità – peraltro assai modesta e nel tempo già considerevolmente ridotta – stabilita per gli anni precedenti. Chi Le scrive è perfettamente consapevole dei problemi di bilancio dello Stato e della necessità di ridurre la spesa pubblica, eliminando ogni fonte di spreco. Anche nel mondo dell’editoria, dove è indispensabile un’opera di bonifica per distinguere, sulla base di rigorosi criteri, i giornali «veri» dalle testate inventate a bella posta per lucrare sulle erogazioni pubbliche.

Abbiamo da anni indicato soluzioni di maggior rigore e trasparenza, idonee ad evitare lo sperpero di denaro pubblico. Il recente Regolamento solo in parte le ha recepite, pertanto mentre chiediamo l’adeguamento del Fondo torniamo a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall’altro una più rigorosa selezione nell’accesso alle risorse.

Senza questo intervento, il taglio “lineare” prodotto sortirà il risultato di buttare il bambino con l’acqua sporca. Siamo certi, Signor Presidente, che comprenderà quale vulnerazione democratica si determinerebbe se il pluralismo dell’informazione subisse un’amputazione delle proporzioni annunciate. In edicola rimarrebbero i giornali che hanno alle spalle editori potenti, che drenano pressoché tutta la pubblicità, compresa quella degli inserzionisti istituzionali. Il perimetro dell’informazione si comprimerebbe drasticamente, rimanendo appannaggio di pochi gruppi privilegiati.

Il tempo a disposizione per evitare il tracollo è talmente breve che già domani sarebbe troppo tardi. Per questo, Signor Presidente, noi che rappresentiamo testate del più diverso orientamento culturale e politico, Le chiediamo un intervento utile a scongiurare un epilogo disastroso. Nella nostra qualità di direttori dei giornali sottoscrittori della presente, Le chiediamo anche di volerci incontrare, in modo da rendere vieppiù chiari i termini delle nostre valutazioni e delle nostre proposte.

Con stima

TESTATE DI PARTITO

Stefano Menichini, Europa

Dino Greco, Liberazione

Marcello De Angelis, Secolo d’Italia

Claudio Sardo, l’Unità

COOPERATIVE MEDIACOOP E NON PROFIT

Marco Tarquinio, Avvenire Angelo Mastrandrea e Norma Rangeri, il Manifesto Emanuele Macaluso, Il Riformista Giuseppe Giulietti, Articolo21 Giovanni Sica, Cesare Pozzo, Il Treno Gian Mario Gillio, Confronti Marina Ricchi, Luna Nuova Mimmo Angeli, Corriere Mercantile, Gazzetta del Lunedì Edo Ottaviani, Corriere di Romagna Emanuele Galba, La Cronaca di Cremona e La Cronaca di Piacenza Tiziana Bartolini, Noi Donne Marco Fratoddi, La Nuova Ecologia Tarcisio Tarquini, Rassegna Sindacale Riccardo Quintili, Il Salvagente Rocco Di Blasi, Il Salvagente online Cristina Scarpa, Agenzia di stampa Luisa Campatelli, Il Corriere del Giorno Duccio Rugani, Il Cittadino Oggi

TESTATE FISC

(FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI)

Giovanni Pinna, Nuovo Cammino Giuseppe Malandrino, La Vita Diocesana Giampiero Cinelli, La Vita Picena Davide Maloberti, Il Nuovo giornale Chiara Genisio, Agenzia giornali diocesani Claudio Tracanna, Vola Riccardo Losappio, In comunione Antonio Ricci, Il Corriere apuano Marino Cesaroni, Presenza Paolo Busto, La Vita casalese Irene Argentiero, Il Segno Francesco Zanotti, Corriere Cesenate Claudio Mazza, Incrocinews Ernesto Preziosi, Il Nuovo Amici Andrea Fagioli, Toscana Oggi Marco Piras, L’Arborense Massimo Manservigi, La Voce di Ferrara e Comacchio Carlo Cammoranesi, L’Azione Bruno Cescon, Il Popolo Giovanni Tonelli, Il Ponte Mario Barbarisi, Il Ponte Marco Bonatti, La Voce del Popolo Luigi Lamma, Notizie Giulio Donati, Il Piccolo Antonio Rizzolo, Gazzetta d’Alba Sandro Tuzi, Il Velino, Lo sguardo dei Marsi Andrea Ferri, Il Nuovo Diario Messaggero Mario Piroddi, L’Ancora Mauro Ungaro, Voce Isontina Antonio Maio, L’Azione Pietro Pompei, L’Ancora Angelo Zema, RomaSette.it Alberto Margoni, Verona Fedele Simone Franceschi, Sulcis Iglesiente oggi Luigi Taliani, Emmaus Doriano De Luca, Nuova stagione Adriano Bianchini, La Voce del popolo Luca Sogno, Corriere Eusebiano Stefano Malagoli, Il Nostro Tempo Silvio Grilli, Il Cittadino Piergiorgio Pruzzi, Il Popolo Corrado Avagnina, Unione Mongalese, La Fedeltà.