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Sabato, 25 Giugno 2011

Legge bavaglio: quello che si vuole colpire è il diritto dei cittadini a sapere

Ogni volta che, attraverso le intercettazioni, emergono gravissimi problemi che riguardano la democrazia e la correttezza di attività pubbliche e private, automaticamente viene riproposta la legge bavaglio. La rilevanza penale degli atti devono deciderla i magistrati e i cittadini hanno diritto di sapere. Invece è proprio su questo che si vuole intervenire.

Il problema non è il diritto alla privacy per tutelare  la quale, se si voleva, tante proposte erano state avanzate. Quello che in tutta evidenza si vuol colpire è il diritto-dovere di cronaca e il diritto ad essere informati.

E' un vero e proprio attacco alla democrazia che la mobilitazione dei cittadini ha già bloccato e bloccherà anche questa volta.

Per questo tutte le associazioni che fanno parte del ‘Comitato per la libertà, il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo’ saranno, se il testo di legge preannunciato sarà depositato, immediatamente convocate per decidere le iniziative di protesta e mobilitazione.


Repubblica.it 24 giugno 2011 - Le associazioni. Riparte anche l’impegno delle associazioni e dei gruppi da sempre in prima fila contro ogni ipotesi di bavaglio alla libertà d’informazione. Valigia Blu, in un articolo pubblicato sul proprio sito, annuncia nuove iniziative: “Se torna il bavaglio torniamo anche noi. E ci opporremo, con tutte le nostre forze, perché siamo di fronte a un problema di democrazia”. Libertà e Giustizia: “Non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole di questa Italia che sta sprofondando nelle tenebre. Peccato che la politica non abbia un sussulto di dignità e in coro pronunci la stessa condanna che sale dalla società civile e non impedisca lo scempio annunciato della legge bavaglio”.