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31 marzo 2012

Luci spente in tutto il mondo E' l'ora della Terra, anche nello spazio

Milioni di persone, migliaia di monumenti simbolo, uffici e abitazioni private rimangono al buio per 60 minuti per sensibilizzare contro il riscaldamento globale e a favore di uno stile di vita sostenibile. In Italia aderiscono 400 comuni alla campagna globale del Wwf. Tra le new entry di quest'anno Libia, Iraq e la stazione spaziale internazionale

Luci spente in tutto il mondo per la Terra. Milioni di persone, dalle isole Samoa nel Pacifico all'Empire State Building di New York, dalle 20.30 italiane un'ora al buio per richiamare l'attenzione sulla lotta al riscaldamento globale: sono migliaia le città che partecipano alla sesta edizione della mobilitazione globale per l'ora della terra, la Earth hour, promossa dal Wwf . L'evento principale in Italia è a Roma .

La "ola" del buio ha preso il via alle 8:30 italiane da Samoa per terminare, 24 ore dopo, alle isole Cook. Sono coinvolti 147 Paesi, più di 5mila città - in italia quasi 400 - quasi 2 miliardi di cittadini e migliaia di organizzazioni, comunità e imprese che attraverso un gesto simbolico, spegnere la luce, dimostrano di volersi impegnare concretamente per fermare i cambiamenti climatici e avviare un modello di vita più sostenibile, a tutti i livelli della società.

E migliaia di monumenti, da Castel Sant'Angelo a Roma al grattacielo più alto del mondo a Dubai, dalla Torre Eiffel al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, restano spenti per un'ora per promuovere stili di vita "a basso consumo di carbonio". Un'ondata di paertecipazione enorme, che attraversa tutti i fusi orari.

L'evento è nato nel 2007 solo per Sydney su iniziativa del Wwf, e quest'anno si annuncia una partecipazione record. Fra le new entry di questa edizione Libia, Algeria, Bhutan, Guinea francese, Iraq e perfino la stazione spaziale internazionale, che seguirà l'onda buia nel suo percorso attorno al globo, con fotografie dallo spazio.

Dalle isolette del Pacifico vicine alla linea della data, che già letteralmente affondano a causa del sollevamento dei mari, il testimone è passato alle nazioni dell'Asia per continuare attraverso l'Europa e l'Africa fino alle Americhe, e concludersi nelle isole Cook. L'avamposto più a sud è la base antartica australiana di Davis.

La mobilitazione di 24 ore tocca moltissimi luoghi simbolici del pianeta: dall'Australia, con l'Opera House e l'Harbour Bridge di Sydney, al Giappone con la Torre di Tokio e il Taipei 101. In Cina la Grande Muraglia e lo Stadio Nazionale di Pechino (Nido d'uccello), il Giardino Sacro di Lumbini in Nepal, il "Gateway of  India", simbolo della città di Mumbai, il BurjKhalifa il grattacielo più alto del mondo in Dubai, per passare all'Africa con la Table Mountain di CapeTown, all'Europa con le mura di Dubrovnik, la Tour Eiffel e il Louvre a Parigi, la Porta di Brandeburgo a Berlino, l'Allianz Arena di Monaco, Buckingham Palace, il Tower Bridge e il Big Ben a Londra. Al buio anche la statua del Cristo Redentore di Rio, la CN Tower di Toronto, la "Las Vegas Strip", una delle vie più famose e illuminate del mondo, e poi a New York Times Square, l'Empire State Building, la sede delle Nazioni Unite, i siti dell'Unesco e molti altro ancora, fino al gran finale alle isole Cook. Si spengono anche uffici e abitazioni private, con migliaia di eventi e iniziative speciali in tutto il pianeta. E anche nello spazio: la Iss, in orbita attorno alla Terra a 400 km di quota, fa la sua parte spegnendo o abbassando le luci non essenziali e trasmettendo un commento dal vivo per bocca dell'astronauta olandese Andre Kuipers.

Cinque anni fa a Sydney spensero le luci per un'ora 2,2 milioni di case e aziende. L'"ora della terra" divenne globale già l'anno successivo, con la partecipazione di 50 milioni di persone in 35 Paesi. Lo scorso anno i paesi partecipanti sono saliti a 128 con 4616 città, facendo della Earth hour 2011 la più grande iniziativa globale della storia per contrastare il cambiamento climatico.

Quest'anno la campagna è concentrata sulla consapevolezza che il fabbisogno mondiale di cibo ha vaste implicazioni energetiche, e quindi sull'importanza delle energie rinnovabili, e sul contrasto all'idea che la sostenibilità debba passare in seconda linea in tempi economici difficili.

"Ciascuno di noi svolge un ruolo importante nel fare la differenza nel mondo in cui viviamo", ha detto da Sydney il cofondatore e direttore globale di Earth Hour, Andy Ridley. Così "celebriamo il nostro impegno verso il pianeta, e ispiriamo tutti quelli attorno a noi ad agire con noi", ha aggiunto.

In Italia hanno aderito all'Earth Hour 350 comuni e a dare il via allo spegnimento italiano delle luci sarà il primo ballerino della Scala Roberto Bolle. Fra gli altri monumenti che si spegneranno lungo la penisola, la Cupola di San Pietro a Roma, la Scala di Milano, piazza San Marco a Venezia, la Torre di Pisa, Duomo, Battistero e Ponte Vecchio a Firenze, la Mole Antonelliana di Torino, i Sassi di Matera e la Valle dei Templi di Agrigento.

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