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4 dic

A Taranto si muore così
di Il Pasquino

Parlare di statistiche, quando si parla di vite, è inumano quanto un governo che legifera sulla continuazione di un avvelenamento di una popolazione intera solo per interessi produttivi e di profitto, quel profitto di una famiglia, i Riva, che dovrebbe, oggi stesso, essere tradotta interamente in carcere.

La statistica non rende, a chi legge, quello che realmente accade…i numeri non riportano le sofferenze, le lacrime, i dolori di chi è stato ucciso da assassini che lo Stato non solo non ha fermato, ma ha addirittura foraggiato e premiato.

Taranto è la vergogna di questa classe dirigente, Taranto è l’accusa peggiore che un qualsiasi uomo possa sentirsi contestare, Taranto è la prova del cancro che uccide questo paese, un cancro che non ha origine dal caso, ma che è frutto di interessi e di profitti, di un “sistema” non solo lontano dalla gente, ma contro la gente, nemico, al pari delle organizzazioni mafiose.

Il rapporto sulle patologie dei cittadini, tenuto nascosto in un cassetto per il tempo necessario a continuare nel massacro, riporta dati allucinanti che è bene conoscere per capire, per sentire, anche sulla nostra pelle, quello che i cittadini della città pugliese hanno dovuto subire in tutti questi anni, per capire il perverso gioco della proprietà e dello Stato, il ricatto quotidiano tra perdita del lavoro e perdita della vita e della dignità che hanno dovuto subire, tra lutti e lacrime, quel popolo lasciato solo, dallo Stato, dai partiti, dai sindacati…e da noi tutti.

A Taranto si muore per : “patologia coronarica e cerebrovascolare, patologia respiratoria, in particolare infezioni respiratorie acute, broncopatia cronico ostruttiva (BPCO) e asma bronchiale (molto suscettibili i bambini e gli adolescenti),tumori maligni nella popolazione generale e/o tra i lavoratori: tutti i tumori, tumori in età pediatrica (0-14 anni), tumore della laringe, del polmone, della pleura, della vescica, del connettivo e tessuti molli, tessuto linfoematopietico (linfoma non-Hodgkin e leucemie) in una percentuale di ben il 47% in più di quanto accade negli altri paesi italiani.”

I dati ci danno numeri, la ricerca scientifica ci indica il tipo di malattie, non c’è nulla che ci faccia vivere ciò che vive un ammalato, la sua famiglia…quello che comporta ogni specifica patologia, dalle sofferenze alle limitazioni del proprio vivere.

Forse questo allontana noi tutti dal capire qual è, a Taranto, la vera posta in gioco.

Vita o profitto, produzione o rispetto dei valori universali ?

Se fossi il genitore di uno di quei bambini (Taranto conta una mortalità infantile fino ad un anno del 20% superiore alla media) non avrei dubbi nello scegliere quale sia la risposta da dare. Ma tutti noi sappiamo cosa significa vedere soffrire una persona che amiamo, tutti noi vorremmo lenire quelle sofferenze anche con la nostra vita. Ed allora non possono convincerci le rassicurazioni dei Passera indagati, dei Monti, travet dei potenti, dei Riva, assassini premiati, dei sindacati, collusi e corrotti, dei media servi.

La nostra vita, la vita dei nostri figli, la dignità, che non ha senso senza il rispetto della nostra salute e del futuro di chi ci seguirà, ci impongono di rifiutare l’equazione lavoro/morte…creiamo un mondo migliore cominciando a lottare, senza far alcun passo indietro, per quei diritti che, altrimenti, ci verranno tolti se rimarremo in silenzio.

 

http://www.reset-italia.net/2012/12/02/a-taranto-si-muore-cosi/#.ULw6W2fcOZQ

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