MIR 1952 – 2012:  60 di attività per la riconciliazione e la nonviolenza
 
Il mir compie 60 anni di attività. Nato in Italia su iniziativa di Tullio Vinay e Carlo Lupo (valdesi) e di Ruth e Mario Tassoni (quaccheri), che si proponevano di  portare in Italia l’esperienza di un movimento internazionale operante in varie parti del mondo da poco meno di 40 anni: questo era l’IFOR International Fellowship of Reconciliation o, secondo la versione francese, tradotta poi in italiano il Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR).
La sezione italiana del MIR tenne battesimo in una riunione a Bergamo in una data che non siamo riusciti ad individuare con precisione ma che è sicuramente avvenuta nel 1952.

Noi intendiamo celebrare questi 60 anni con una pubblica conferenza che terremo a Torino Venerdì 13 aprile, ore 17,00
Presso sala della Chiesa battista, Via Passalacqua 12

Partecipano:
Hansuli Gerber (presidente internazionale dell’ifor) su missione dell’Ifor e suo ruolo nell’attuale fase storica
 Luca Negro  pastore valdese, già promotore di diverse iniziative sulla nonviolenza e                fondatore del foglio satyagraha, sull’aspetto spirituale-ecumenico
Luciano Benini (già presidente MIR) su storia e futuro per il mir in Italia

http://ospiti.peacelink.it/mir/

Che Cos’e’ Il M.I.R.

Il M.I.R. (Movimento Internazionale della Riconciliazione) è un movimento internazionale, a base spirituale, composto da persone che, sulla base della convinzione profonda che il potere dell’amore e della verità possa creare giustizia e restaurare comunità, si impegnano a praticare la nonviolenza attiva come stile di vita e mezzo di trasformazione personale, sociale, economica e politica. Dal 1919 è stato attivo nel promuovere programmi e attività per la riconciliazione, la costruzione della pace, la nonviolenza attiva e la soluzione dei conflitti.

In Italia il M.I.R. nasce nel 1952 per iniziativa di Tullio Vinay e Carlo Lupo (valdesi), Ruth e Mario Tassoni (quaccheri). Si impegna sin dall’inizio per la diffusione della teoria e della prassi della nonviolenza e presto raccoglie adesioni anche tra i cattolici. Dagli anni '60 a oggi è stato attivo a livello nazionale per un ecumenismo di base e per approfondire i fondamenti religiosi della nonviolenza. Ha svolto azione di sensibilizzazione per la Prima Assemblea Ecumenica Europea ("Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato", Basilea 1989), per l'incontro preliminare Assisi 1988, per le altre due assemblee ecumeniche europee (Graz 1997 e Sibiu 2007).

Obiezione Di Coscienza E Servizio Civile

Il M.I.R. ha sostenuto Giuseppe Gozzini e Fabrizio Fabbrini, primi obiettori cattolici al servizio militare, e si è impegnato per il riconoscimento giuridico dell'obiezione di coscienza. Dall'approvazione della legge è convenzionato con il Ministero della Difesa per far espletare agli obiettori il servizio civile nell'attuazione di programmi di formazione alla pace e alla nonviolenza attiva. È stato il Movimento che ha avviato per primo in Italia la Campagna di Obiezione di coscienza alle spese Militari (OSM), nata negli anni '80 e tuttora in atto, e si adopera per far conoscere la Difesa Popolate Nonviolenta (DPN) come alternativa alla difesa armata.

Dopo la fine del servizio militare obbligatorio il M.I.R. ha sostenuto il Servizio Civile Volontario la sede di Torino, ha elaborato progetti sui quali possono impegnarsi dei giovani interessati all'educazione alla pace che scelgono di fare questo tipo di servizio.

Antinucleare

Già contrario alle armi nucleari, all’inizio degli anni '70 il M.I.R. è stato il primo movimento in Italia a schierarsi contro il nucleare civile. Grazie a numerose iniziative e lotte nonviolente contro le centrali nucleari e a favore dell'uso delle energie alternative, si è giunti al referendum del 1987 nel quale l’Italia ha deciso la definitiva uscita dal nucleare.

Il M.I.R. sostiene la campagna "Fermiamo chi scherza col fuoco atomico".

Educazione Alla Pace E Alla Legalità

Dagli anni '70 il M.I.R. ha organizzato in varie città scuole popolari, scuole di pace e manifestazioni in favore dei baraccati e dei terremotati. Oggi le sedi sono impegnate, in collaborazione con le istituzioni locali e regionali, nella realizzazione di incontri e convegni di formazione e di informazione sulla pace, la nonviolenza, un diverso modello di sviluppo. Agli inizi degli anni '90 ha promosso nel Sud, in collaborazione con la Commissione Francescana Giustizia e Pace, seminari sul tema "nonviolenza e criminalità organizzata" guidati da Jean e Hildegard Goss-Mayr, presidenti onorari internazionali del MIR/IFOR. È tra i movimenti che aderiscono all'associazione nazionale antimafia LIBERA.

Il Decennio Per L'educazione Alla Pace Ed Alla Nonviolenza

La branca italiana del M.I.R. ha contribuito a fondare il Comitato Italiano per il Decennio che si propone di dare attuazione alle deliberazioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha proclamato il periodo 2001-2010 Decennio internazionale per l'educazione alla nonviolenza ed alla pace per i bambini del mondo. Per maggiori informazioni vedi il sito del Comitato Italiano www.decennio.org

Campi Estivi

E’ dal 1987 che il M.I.R., in collaborazione con altri gruppi e comunità, organizza campi estivi rivolti a giovani e adulti con lo scopo di condividere una esperienza comunitaria di approfondimento della nonviolenza. Il programma completo dei campi 2009 è disponibile on line

Iniziative Internazionali

Il M.I.R. ha coordinato a livello nazionale la Campagna per una soluzione nonviolenta in Kossovo e rappresenta l’IFOR presso l’UNESCO. Sostiene il procedo di difesa non violenta ed autodeterminazione delle Comunità di Pace Colombiane all’intermo della Rete di solidarietà “Colombia vive!”, della quale è membro fondatore, Sostiene anche le campagne nonviolente per la soluzione pacifica del conflitto israelo/palestinese.

Collaborazione Con Altri Movimenti

Il M.I.R. ritiene indispensabile la collaborazione e la convergenza con altre associazioni nonviolente. Per questo aderisce alla rete Lilliput, una delle più significative esperienze nonviolente degli ultimi anni e all’associazione IPRI – Rete CCP, che si propone di avviare ed istituzionalizzare esperienze di Corpi Civili di Pace. Mantiene sempre viva la collaborazione con i Beati i Costruttori di Pace, Movimento Nonviolento, Pax Christi e aderisce ad organismi internazionali quali Church and Peace.

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Tullio Vinay (La Spezia, 13 maggio 1909 – Roma, 1996) è stato un politico italiano.

Figlio di un insegnante, Vinay (pastore valdese e teologo, oltre che uomo politico) è cresciuto a Trieste e a Torre Pellice. Ha studiato teologia a Roma presso la Facoltà valdese di teologia e a Edimburgo. Appena consacrato, dal 1934 al 1946 è stato pastore della chiesa valdese di Firenze. Durante questo periodo esplica una intensa attività antifascista e riesce a salvare diverse decine di ebrei, che nascose in un appartamento segreto della sede valdese di Via Manzoni.[1] Nel 1982 fu riconosciuto, dal governo israeliano, Giusto tra le nazioni, e non mancò di criticare la politica del governo dello stato di Israele nei confronti dei palestinesi.

Nel 1946 Vinay lasciò il suo incarico nella chiesa valdese fiorentino e l'anno successivo fondò a Prali il centro ecumenico Agape[2] grazie al lavoro di giovani provenienti da tutta Europa. Agape è un centro di incontro per giovani di diversi paesi e fedi religiose, un centro profetico (nel 1947 era ben da venire l'ecumenismo) in cui si vive e si lavora insieme. Lo scopo di questo centro fu così sintetizzato dal suo fondatore: "Agape è un luogo dove le persone si incontrano e trascorrono un breve periodo di convivenza comune alla ricerca dell'amore fraterno". Architetto della struttura fu il suo amico Leonardo Ricci. Quando domandarono a Vinay quando nacque l'idea di fondare questo centro, egli rispose: "Quando abbiamo scoperto, con stupore e sorpresa, che Dio ci ama".

Nel 1961 accettò di svolgere il suo ministero pastorale in Sicilia dove, nella cittadina di Riesi, fondò il centro Servizio Cristiano[3] per venire incontro alla miseria economica, sociale e morale della popolazione locale e per creare un avamposto contro lo strapotere della mafia. Oggi il servizio cristiano di Riesi si compone di un asilo, una scuola elementare, una foresteria e di un centro di consulenza agricolo. Originariamente aveva trovato posto anche una scuola professionale.

Dal 1976 al 1983 è stato Senatore della Repubblica, eletto come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano.

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Pastore valdese e poeta, teologo cristiano, conoscitore del buddhismo, soldato in trincea durante la prima guerra mondiale - da dove, negli ultimi due anni del conflitto, indirizzò toccanti diari di guerra alla fidanzata, Lily Malan -, sostenitore della Resistenza nel Comasco dal 1943 al 1945 e pacifista, tutto questo è Carlo Lupo (1895-1966).


Ruth Domino nasce a Berlino il 3 dicembre 1908, figlia di un funzionario prussiano e di madre ebrea. Frequenta il primo ciclo di studi a Berlino, ma durante il periodo della prima guerra mondiale vive con la madre in una piccola cittadina del nord della Germania.

Negli anni Venti la famiglia si trasferisce ad Amburgo, dove Ruth consegue il diploma di maturità. In seguito si sposta a Vienna dove studia letteratura tedesca e storia all’università, conseguendo anche il grado di dottore di ricerca con una tesi sull’espressionismo. Durante gli anni di studio si guadagna da vivere lavorando presso un orfanotrofio per bambini ciechi. Nel 1933 sposa il medico Fritz Jensen e acquista la cittadinanza austriaca. Dal marito si separa già nel 1937 e l’anno successivo, in seguito all’annessione dell’Austria alla Germania, emigra a Parigi come rifugiata. Nella capitale francese, proprio a causa di questa sua condizione di profuga, non può lavorare e per mantenersi scrive e vende i suoi primi racconti, che escono su riviste destinate agli emigrati, tra le quali ricordiamo «Das Wort».

Quando le truppe naziste giungono in Francia, nel 1941, la scrittrice fugge negli Stati Uniti d’America e si stabilisce nella colonia di artisti denominata "Yaddo", presso Saratoga Spring, a New York.

A partire dal 1943, Ruth Tassoni inizia la sua collaborazione, in lingua inglese, con la rivista mensile «Austro American Tribune» che, fondata dal medico viennese Wilhelm Gründorfer, viene stampata a New York dal 1942 al 1948.

Nel 1950 Ruth sposa Mario Tassoni, professore di filosofia italiano, combattente partigiano durante la guerra e giunto in America, al termine del secondo conflitto mondiale, come studente di scambio.

La coppia si trasferisce in Italia, a Bergamo. Qui la scrittrice lavora come lettrice per la casa editrice Mondadori e pubblica i suoi scritti in giornali e riviste anche di critica letteraria, continua inoltre la sua collaborazione con riviste culturali statunitensi. Dopo una breve incursione nella lingua italiana con la pubblicazione di una raccolta di poesie, si dedica a una serie di sperimentazioni linguistiche, che abbandona, su consiglio di un amico, per ritornare all’utilizzo del tedesco. La prima opera nata da questa riconversione alla lingua madre è la raccolta di racconti Erinnerungskapsel, pubblicata nel 1987. Nel 1990, pubblica Lichtpunkte. Autobiographische Splitter, nel quale raccoglie i ricordi di una vita.

Ruth Tassoni muore a Bergamo il 14 novembre 1994.

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