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Martedì 13 Novembre 2012 12:03

#14N..Rise Up!

Per seguire ed aggiornare in diretta l'evolversi della situazione dalle diverse piazze, usiamo gli hashtag #14N e #14Nit (localizzato sull'Italia)

E alla fine, dopo un percorso lungo di costruzione passato per assemblee nazionali come quella della rete StudAut e internazionali come quella diAgorà99, è finalmente il 14 novembre.

Un14 novembre che sarà il primo sciopero generale transnazionale, chiamato contro le misure di austerity imposte dalla Troika a livello europeo; si attiveranno i movimenti sociali che negli ultimi due anni hanno riempito le piazze di Spagna, Grecia, Portogallo e Italia (ma non solo, in moltissimi altri paesi sono previsti cortei e mobilitazioni) contro i tagli ai servizi pubblici, le privatizzazioni, lo smantellamento del welfare, l'attacco a salari e pensioni e più in generale contro tutte le misure di austerity che non hanno fatto altro se non aggravare la crisi stessa.

La cosa più importante è evitare di cucire a freddo sul #14N una mitologia: le giornate-evento non servono a nulla se esulano da processi reali di costruzione politica di un’alterità così necessaria oggi; né abbiamo bisogno di eventi che si risolvono nello spazio di una giornata.

Eppure, comunque andrà, il fatto di mettere in campo su scala transnazionale uno sciopero generale - convocato obbigatoriamente dai sindacati europei sull’onda delle mobilitazioni sociali all'interno dei Pigs - è senza dubbio un grande traguardo per i movimenti, che speriamo siano in grado sempre più di costringere l'azione di queste decadenti ed inadeguate istituzioni rappresentative a stare dietro ai loro programmi.

Un traguardo che non di meno però mette questi di fronte ad un’inderogabile necessità: riuscire a fare dello sciopero qualcosa di proprio, riappropriarsi di esso per attaccare la controparte, strapparlo dalle mani di sindacati che continuano a lavorare per la pacificazione sociale.

Per quanto riguarda l'Italia, la contestazione napoletana al ministro del Lavoro apre simbolicamente la strada ad uno degli obiettivi importanti di questo sciopero: cioè quello per il mondo della formazione (il soggetto che senza dubbio guiderà le mobilitazioni di domani) di riuscire ad essere attivatore di processi di generalizzazione che sappiano cogliere il passaggio e la continuità tra Profumo e Fornero,  nonché di legare il mondo della formazione in lotta con quel precariato giovanile che affolla le metropoli e non crede più nelle magnifiche sorti e progressive di una democrazia e di una rappresentanza in acuta crisi.

In decine di piazze italiane si costruiranno cortei autonomi da quelli sindacali, Infoaut seguirà in diretta la giornata.

 

I concentramenti:

Bergamo - ore 9.00 piazzale FF.SS.

Bologna - ore 9.00 piazza XX Settembre

Brescia - ore 9.00 piazza Garibaldi

Cagliari - ore 9.30 piazza Garibaldi

Capua - ore 9.00 piazza Mercato

Catania - ore 9.00 piazza Roma

Cava De'Tirreni - ore 9.00 piazza Duomo

Cosenza ore 9.30 piazza Loreto

Firenze - ore 9.00 piazza san Marco

Imperia - ore 9.00 piazza Ulisse Calvi

Lamezia Terme - ore 9.00 piazza della Repubblica

L'Aquila ore 10.30 nuovo dipartimento di scienze umane (ex Ospedale san Salvatore)

Lecce - ore 9.00 porta Napoli

Livorno - ore 9.00 piazza Cavour

Massa - ore 9.00 piazza Matteotti

Milano - ore 9.30 largo Cairoli

Modena - ore 8.30 stazione delle corriere

Napoli - ore 9.30 piazza del Gesù

Palermo - ore 9.30 piazza Pretoria sotto il comune

Pisa - ore 9 piazza Guerrazzi

Potenza - ore 9.30 piazza Zara

Ravenna - ore 9.00 piazza Anita Garibaldi

Roma - ore 9 Piramide - ore 9.30 piazzale Aldo Moro

Torino - ore 9 piazza Arbarello

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