www.12ottobre.it

Il 12 Ottobre saremo in piazza per chiedere una scuola diversa, una scuola di qualità


Leggi la Piattaforma


Leggi tutto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/12/scuola-studenti-in-piazza-in-90-citta-blitz-alla-sede-romana-del-parlamento-ue/380252/


Il Fatto Quotidiano
12 ottobre 2012

Scuola, studenti in piazza “armati” di carote: “Dai governi solo bastone”

Da Roma a Oristano, da Pisa ad Ancona fino a Bari. Gli studenti italiani scendono in piazza e lo fanno quasi ovunque al fianco dei docenti. In molte città italiane stamani pioveva a dirotto, ma questo non ha scoraggiato i manifestanti. A Torino e a Roma la protesta ha dato spazio anche all’ironia. I ragazzi infatti sono scesi in strada “armati” di carote. Un chiaro riferimento a Francesco Profumo. Carote fresche da restituire al ministro che più volte in questi mesi ha sostenuto la necessità “di utilizzare un po’ di più il bastone e un po’ meno la carota, altre volte viceversa, ma non troppa carota”. “Vogliamo ribadire al ministro – spiega Federico Del Giudice, portavoce nazionale della Rete della conoscenza – che le nostre scuole e le nostre università in questi anni hanno visto solamente il bastone ma che di qualche carota, presentataci come fosse un regalo, noi non abbiamo bisogno. Gliele riportiamo perché a noi interessa che siano garantiti il welfare e i diritti e non che ci vengano concesse delle carote che hanno il sapore di essere degli inutili presenti”.

Gli studenti protestano contro le politiche del governo e la legge Aprea e per chiedere più sicurezza, più attenzione all’edilizia e garanzia del diritto allo studio secondo i parametri europei. Sono quasi ovunque manifestazioni che uniscono gli studenti agli insegnanti, al personale Ata, ai precari del mondo della scuola. “E’ arrivato il momento di accendere i riflettori sulla scuola italiana – dice Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi – le condizioni dell’istruzione pubblica sono ormai insostenibili, siamo stufi di entrare ogni giorno in aula in queste condizioni”. “Sul nostro striscione questa mattina c’è scritto ‘Una scuola di qualità, ce la chiede l’Europa’. Finora governo e politici hanno tirato fuori la bandiera del ‘Ce lo chiede l’Europa’ solo quando si tratta di sacrifici economici, in modo strumentale e volendo negare un’altra idea di Europa: la nostra! L’Europa ci chiede anche di ridurre gli abbandoni scolastici del 10%, di aumentare il numero dei laureati, di raggiungere il traguardo dell’85% dei 22enni diplomati, l’Europa ci chiede una sistema d’Istruzione di qualità”.

top