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18 novembre

Gaza. Chiediamo Cessate il Fuoco e la Fine dell'Occupazione Israeliana. La Comunità Internazionale Rispetti e Faccia Rispettare la Legalità
di Luisa Morgantini

"Esprimiamo il rifiuto dell'aggressione militare israeliana e ci uniamo a tutte quelle forze che chiedono di mobilitarsi per l'immediato cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza, ma anche la fine dell'occupazione militare israeliana. Non basta esigere la fine dei bombardamenti. Gli americani e la comunità internazionale devono chiedere l'immediato ripristino della legalità e la cessazione di una colonizzazione e di un'occupazione che è all'origine di tutte le tensioni”. E' quanto dichiara, da Ramallah, Palestina occupata, Luisa Morgantini, di Assopace, già vicepresidente del Parlamento europeo.

“Mentre si bombarda Gaza, distruggendo vite ed infrastrutture -prosegue la Morgantini - nella Cisgiordania si da' mano libera e sostegno alla crescita delle colonie ed alle aggressioni dei coloni verso le proprieta' e i contadini palestinesi. Gli attacchi israeliani a ridosso delle elezioni sono una costante: ben cinque sulle sette ultime elezioni in Israele , hanno visto campagne elettorali fatte con le guerre, ed è quello che sta facendo anche Netanyahu, facendone pagare le conseguenze ai civili palestinesi e israeliani. Tutto quello che sta succedendo inoltre, e non casualmente sta mettendo in secondo piano un appuntamento importante: il riconoscimento della Palestina come stato osservatore presso l'Onu, il cui voto è previsto il 29 novembre. Un appuntamento che era stato accompagnato da un crescendo di mobilitazioni nella West bank, che hanno visto migliaia di persone occupare le strade dell'apartheid e che sono state del tutto oscurate".

"L'escalation israeliana e' gravissima. Sopratutto per l'avallo incondizionato del dipartimento di stato Usa che ha rilasciato dichiarazioni di totale sostegno alla politica di "difesa" israeliana e per l'ipocrisia ed il cinismo della Comunità Europea, oltre che le divisioni del mondo arabo. Ricordiamo che il comandante dell'ala militare Ahmed al Jabari, ucciso da un attacco mirato il 14 novembre, era l'interlocutore con egiziani ed israeliani per gli accordi di tregua. Ucciderlo indica la volonta' di Israele di non avere nessun negoziato”.

“Come Assopace - conclude - chiediamo a tutte le persone di coscienza, come ci hanno chiesto gli internazionali presenti a Gaza di unirsi per far cessare il fuoco e ci uniamo a tutte le mobilitazioni in Italia e al presidio oggi a Roma, davanti Montecitorio alle 17 per chiedere al Governo italiano e alla comunità internazionale di agire immediatamente per il rispetto della legalita' e dell'umanita'”.