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martedì 20 novembre

Da Sharon jr la soluzione del conflitto: "Radere al suolo tutta Gaza"
di Pleo

In un editoriale pubblicato su Jerusalem Post, Gilad Sharon, figlio dell’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon, giustifica l’offensiva israeliana e propone la soluzione al conflitto: “Gaza va rasa al suolo”.

Secondo Gilad, “chiunque pensi che Hamas chiederà un cessate-il-fuoco, che l'operazione Pilastro di Difesa giungerà a termine e la quiete regnerà nel sud perché colpiamo degli obbiettivi nella striscia di Gaza, deve riflettere meglio", questo non basterà: "Con l'eliminazione di un terrorista assassino e la distruzione dell'arsenale di missili a lungo raggio di Hamas, l'operazione è partita sotto ottimi auspici, ma adesso? Non bisogna permettere che vada a finire come finì l'operazione Piombo Fuso. Noi bombardiamo, loro ci sparano missili, poi un cessate-il-fuoco seguito da 'docce', cioè fuoco sporadico di missili e incidenti isolati lungo la frontiera. La vita in queste condizioni non è vita e non dobbiamo permetterci di rassegnarci".

La soluzione appare dunque molto semplice agli occhi di Sharon jr che chiarisce da quale evento storico trae la sua ispirazione: "Non c'è giustificazione perché lo Stato di Gaza possa sparare impunemente sulle nostre città. Dobbiamo radere al suolo interi quartieri di Gaza, radere al suolo tutta Gaza. Gli americani non si sono fermati a Hiroshima; i giapponesi non si stavano arrendendo abbastanza in fretta, così hanno colpito anche Nagasaki. Non dovrebbe esserci elettricità a Gaza, niente benzina né veicoli in movimento, niente. Allora davvero chiederebbero un cessate il fuoco".

Ovviamente appare consapevole che “se questo accadesse, le immagini di Gaza sarebbero sgradevoli, ma la vittoria sarebbe rapida, e le vite dei nostri soldati e dei nostri civili sarebbero risparmiate". Tutto questo, secondo Gilad, servirebbe a fermare il fuoco di Hamas sui territori a sud di Istraele sacrificando solo la colpevole popolazione di Gaza che ha scelto e votato Hamas, rendendosi complice e colpevole.

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