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11/10/2012

Membro dell’ufficio politico di Hamas: svanite le illusioni sulla nascita di uno Stato fondato sulle sue istituzioni

Beirut – QudsPress. Il membro dell’ufficio politico di Hamas, ‘Ezzat al-Reshaq, ha dichiarato che “molte illusioni sono svanite, e molte altre lo saranno a breve”, inclusa quella di poter trattare con il nemico, o quella di poter fondare uno Stato partendo dalle sue istituzioni pubbliche. 

Martedì 9 ottobre, nella sua pagina personale su Facebook, al-Reshaq ha scritto: “Sono d’accordo con quanto affermato dal fratello Mahmoud al-Aloul, Abu Jihad, membro del Comitato centrale di Fatah”.

Martedì 9 ottobre al-Aloul, in alcune dichiarazioni rilasciate ad una rete televisiva, aveva affermato che “attualmente il cittadino palestinese vive un immenso stato di sofferenza e frustrazione, a causa della disinformazione alla quale è stato sottoposto. Egli è stato illuso che la nascita di una Palestina indipendente sia imminente, ciò gli ha dato una grande dose di speranza. Tuttavia si è trattato di una promessa infondata”. 

E ha aggiunto: “La leadership palestinese ha commesso un errore lanciando molti messaggi sulla nascita dello Stato palestinese. Costruire scuole e ospedali non significa che si è in grado di dichiarare la nascita di uno Stato. Tali messaggi non erano ben studiati e sono stati captati da molti palestinesi, aumentando le loro aspettative e speranze”.


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Lunedi 28 Novembre 2011

Resheq: "La disobbedienza civile non potrà mai prendere il posto della lotta armata, diritto irrinunciabile dei popoli sottoposti a occupazione militare!"

Il membro dell'Ufficio Politico di Hamas Ezzat Resheq ha dichiarato che vi é piena e completa intesa tra il suo Movimento e Fatah sull'importanza delle azioni di disobbedienza civile e Resistenza popolare, ma che queste non devono (e non saranno) viste come un'alternativa o un sostituto delle azioni di Resistenza armata.

"La Resistenza armata costituisce una parte integrante, fondamentale e non-negoziabile del programma e della prospettiva di Hamas, che vi rimarrà fedele, essa, anche secondo la giurisprudenza internazionale, costituisce un irrinunciabile legittimo diritto dei popoli sottoposti a occupazione militare, non vediamo quindi perché vi si dovrebbe rinunciare".

Resheq ha detto anche che Hamas e Fatah stanno contattando fazioni e partiti minori dello spettro politico palestinese per attivare appropriati meccanismi di coinvolgimento ed espansione delle iniziative di lotta popolare e diosobbedienza civile contro l'occupazione sionista, la giudeizzazione forzata, gli insediamenti ebraici illegali e il Muro dell'Apartheid.

Le dichiarazioni sono state rese durante il week-end a cronisti dell'agenzia Palestine Information Center.