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sabato 23 giugno 2012 08:20

Issa Amro, in manette finisce anche l'attivismo non violento
di Silvana Parlagreco



Intervista ad uno degli attivisti piu' noti di Hebron, arrestato nonostante la sua lotta all'occupazione militare israeliana sia sempre stata non violenta

Hebron, 23 giugno 2012, Nena News - Issa Amro è un giovane attivista palestinese, noto anche all'estero. Vive ad Hebron una delle città più grandi ed importanti della Cisgiordania. Issa si ribella alle ingiustizie e ai soprusi imposti alla sua gente e lo fa organizzando manifestazioni pacifiche contro l'occupazione israeliana. Era stato arrestato alla frontiera tra Cisgiordania e Giordania dalle autorità israeliane e da poco è tornato in libertà, alla vita "normale" in Palestina, una parte di mondo dove niente è "normale" da quando è iniziata l'occupazione. Gli abbiamo chiesto di parlare del suo arresto e dei motivi che lo hanno determinato. La sua risposta è stata: "A quale arresto ti riferisci ? Forse all'ultimo? Devi sapere che quest'anno sono stato arrestato e imprigionato più volte: quattro volte negli ultimi due mesi, due volte nel mese di aprile, una volta a maggio e un'altra volta a giugno.




Quali sono state le ragioni degli arresti?

Non esistono ragioni, non esistono accuse precise. Io organizzo sempre e solo manifestazioni non violente contro lo stato di occupazione, l'ultima volta ho urlato a favore della riapertura di Shuhada Street (una strada nella zona H2 di Hebron chiusa da anni per ordine delle autorità militari, ndr) e mi hanno bloccato alla frontiera. Mi hanno bendato e legato le mani e portato in prigione. Mi hanno maltrattato ed interrogato per 24 ore di seguito tenendomi sempre con le mani e i piedi legati. Si sono rivolti a me sempre gridando per tutto il tempo dell'interrogatorio, tenendomi quasi a digiuno. Israele mi considera un pericoloso difensore dei diritti umani. I coloni israeliani mi vogliono vedere morto e la polizia mi arresta per renderli felici.





Come mai non hanno usato contro di te la detenzione amministrativa (il carcere senza processo, ndr)?

Mi hanno minacciato di farlo la prossima volta ma io ho risposto che ne sarei pure felice, perchè entrerei subito in sciopero della fame e loro non potrebbero giustificare agli occhi del mondo il come e il perchè di un arresto di un attivista non violento quale io sono. In effetti non possono giustificare niente di tutto ciò che fanno contro il mio popolo. La nostra unica arma è la resistenza pacifica, oggi spesso testimoniata da attivisti di ogni nazionalità e anche documentata da foto e video. Io ho un sacco di sostenitori in ogni parte del mondo e ho in mente di iniziare una campagna contro gli arresti arbitrari. Il tribunale mi ha rilasciato ammonendomi di non partecipare a manifestazioni per almeno tre mesi per l'apertura di Shuhada Street e proibendomi di recarmi nalla città vecchia di Hebron per almeno tre mesi. Anche queste imposizioni sono illegali. Nena News