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29/8/2012

I villaggi palestinesi di fronte agli occupanti sionisti e ai loro coloni estremisti

Hebron – Pal.info. I villaggi orientali di Yatta, a sud del dipartimento di Hebron, nella Cisgiordania occupata, sono diventati un vero e proprio simbolo della resistenza, del rifiuto delle politiche degli occupanti sionisti che vogliono ebraicizzare e mettere le mani su tutto. Questa regione rifiuta di cedere agli ordini degli occupanti, alle loro aggressioni, ai coloni che importunano la popolazione palestinese, per costringerla a lasciare la sua terra, la terra dei suoi antenati.

Le aggressioni  degli occupanti sionisti, dell’esercito, dei coloni contro più di venti villaggi e frazioni, a est di Yatta, si compiono in diversi modi. Cominciano con le minacce e finiscono picchiando le persone, dando l’assalto a case e fattorie, aizzando cani selvaggi, rubando gli animali, sradicando piante e alberi.

Inoltre, gli occupanti sionisti hanno emesso l’ordine di distruggere otto villaggi, per installare al loro posto una zona militare per l’esercito di occupazione sionista, ordine del ministro sionista della guerra in persona.

Villaggi ancestrali

I villaggi a est di Yatta risalgono a centinaia di anni fa, la costruzione e lo sviluppo sono quasi inesistenti a parte piccole eccezioni, a causa del divieto sionista.
I villaggi orientali di Yatta sono l’esempio dei raggruppamenti di palestinesi circondati dagli estremisti sionisti, soffocati dalle deviazioni, in particolare quella che taglia l’est di Yatta in due, che servono a collegare le colonie orientali a quella di Hebron, Betlemme e la città occupata di Gerusalemme. Questi villaggi subiscono ogni giorno le angherie degli occupanti sionisti e dei coloni che fanno di tutto per cacciare i palestinesi dalla loro terra.

Il corrispondente di Pal.info ha ascoltato alcuni palestinesi che sopportano queste azioni, che sono tra il martello dell’occupazione sionista e dei coloni e l’incudine della negligenza dell’autorità di Ramallah.

Hadj Ziyad Younez Mohammed Mokhamera, 59 anni, gli ha spiegato che le aggressioni dell’esercito di occupazione sionista e dei coloni sono sistematiche e continue. Si tratta di una politica ufficiale decisa ai piani alti. Gli attacchi si sono intensificati negli ultimi tempi, in particolare gli attacchi notturni.

Mokhamera aggiunge che I coloni sionisti, concentrano i loro attacchi contro i villaggi e le località che si trovano vicino alle loro colonie. I coloni attaccano le case, le grotte. Rompono le porte e le finestre. Attaccano i pastori non appena si avvicinano alle loro colonie. Attaccano i villaggi, picchiano i pastori e rubano le loro pecore. Anche gli studenti.

Ismail Al-Amour, attivista contro la colonizzazione, ha detto che spesso gli studenti per andare a scuola, percorrono aspri sentieri in montagna e per evitare le aggressioni dei coloni.

Le aggressioni sioniste non hanno limiti. I sionisti superano i confini per espandere le colonie, entrando in possesso delle terre di Yatta e spingendone gli abitanti all’esilio. La giustizia sionista!

Per quanto riguarda la decisione del ministro sionista della guerra Ehud Barak che ha ordinato la distruzione di otto villaggi di Yatta a favore dell’esercito di occupazione sionista, Hadj Ossam Mohammed, 65 anni, ha detto che gli abitanti hanno bisogno di 80mila dollari per presentare reclamo e dimostrare il loro pieno diritto su questa terra per i prossimi vent’ anni.

Cosa fa l’autorità di Ramallah?

Hajj Ossam si lamenta dei funzionari dell’Autorità palestinese che non considerano le loro sofferenze. Il primo ministro Fayyad ha visitato il villaggio di Sossiya senza vederne gli abitanti.

“La nostra terra sta sparendo. L’occupazione continua a inghiottire la terra. Le parole e le dichiarazioni negli uffici climatizzati di Ramallah non bastano più, non proteggeranno la terra.

E’ da notare che questi villaggi sono abitati da più di 3.500 persone e costituiscono una barriera contro l’espansione coloniale a est di Yatta, a sud di Hebron.