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Giovedì, 06 Dicembre 2012 04:46

Italia contraria a insediamenti illegali in Cisgiordania, convocato ambasciatore israeliano

ROMA - L'Italia ha espresso "forte preoccupazione e contrarieta'" alle decisione del governo israeliano in materia di insediamenti e di interruzione del trasferimento delle tasse all'Anp.

Lo ha detto ieri, su indicazione del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, il segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, all'ambasciatore israeliano a Roma, Naor Gilon, convocato per l'occasione alla Farnesina. Al termine dell'incontro al ministero degli Esteri, l'ambasciatore Gilon, che evidentemente faceva buon viso a cattivo gioco ha sostenuto di aver avuto "un aperto scambio di opinioni come si fa' tra amici", ma ha anche ripetuto di essere deluso dall'azione unilaterale dei palestinesi e anche del "sostegno dato a questa iniziativa dalla comunita' internazionale, compresi alcuni Paesi europei". "Ho di nuovo ribadito la nostra delusione per il modo in cui i palestinesi hanno scelto unilateralmente di perseguire i propri interessi, invece di tornare al tavolo delle trattative con Israele", si legge in una nota diffusa dall'ambasciata israeliana in Italia, come se da questo tavolo fosse mai uscito un minimo beneficio per i palestinesi. L'Italia negli ultimi anni si è contraddistinta per le sue politiche marcatamente filo-israeliane e la convocazione di ieri sembra per lo più motivata dalla decisione, presa da tutte le diplomazie europee, di comunicare ad Israele l'opposizione alla costruzione di nuovi insediamenti abusivi nei territori palestinesi, azione che incrementa le tensioni rendendo ulteriormente difficile una già improbabile prospettiva di pace tra israeliani e palestinesi.

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