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18 April 2012

Le richieste dei prigionieri in sciopero della fame
di Palestinian Prisoners Solidarity Network

Migliaia di detenuti palestinesi nelle carceri israeliane hanno lanciato il 17 aprile, Giornata dei Prigionieri Palestinesi, uno sciopero della fame collettivo e a tempo indeterminato. Le richieste dei prigionieri in sciopero sono chiare e giuste.

Il 17 aprile si è celebrata la Giornata dei Prigionieri Palestinesi, evento internazionale in solidarietà con i detenuti dei Territori. Oltre 4.600 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane. Nella giornata a loro dedicata ricorre l’anniversario del rilascio di Mahmoud Hejazi, durante uno scambio di prigionieri nel 1974 e da allora è considerato il giorno della lotta per i diritti e la libertà dei detenuti.

Quest’anno migliaia di prigionieri palestinesi hanno deciso di avviare lo stesso eroico sciopero della fame che Khader Adnan, Hana Shalabi e centinaia di altri detenuti hanno compiuto per ottenere i propri diritti. Chiedono solidarietà internazionale e interventi a favore delle loro richieste e della loro libertà.

Lo sciopero della fame e della dignità è stato lanciato in tutte le prigioni israeliane. I prigionieri di diverse fazioni politiche hanno rilasciato il seguente annuncio, apparso sul sito Ajnad News:

“Le diverse correnti politiche del movimento dei prigionieri che sono detenuti nelle carceri sioniste hanno raggiunto un accordo per dare forza allo sciopero della fame in corso al fine di ottenere il rispetto di quei diritti umani che Israele nega ai prigionieri da anni.

I prigionieri avvieranno uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Significa che rifiuteranno ogni tipo di cibo e di liquido (ad eccezione dell’acqua) fino a quando le loro richieste saranno soddisfatte. Lo sciopero della fame è stato cominciato perché questo è l’unico mezzo che i prigionieri palestinesi hanno per ottenere i propri diritti. Dobbiamo fare pressioni sul governo occupante e obbligarlo a negoziare le richieste che il movimento dei prigionieri sta lottando per vedersi riconosciute. Lo sciopero della fame ha il sostegno dell’intero movimento, d’accordo con tutti i membri di partito.

Gli obiettivi dello sciopero della fame e della dignità sono:

1.             La fine della politica di isolamento che viene utilizzato per deprivare i prigionieri palestinesi dei propri diritti da più di dieci anni;

2.             Il permesso alle famiglie dei prigionieri provenienti da Gaza di visitare i propri parenti. Tale diritto viene negato da oltre sei anni;

3.             Il miglioramento delle condizioni di vita nelle prigioni e la fine della “legge Shalit” che vieta quotidiani, materiali di studio e canali tv;

4.             La fine delle politiche di umiliazione a cui i prigionieri e le loro famiglie sono sottoposti: perquisizioni fisiche, raid notturni e punizioni collettive.

L’obiettivo dello sciopero della fame è di muovere le opinioni pubbliche locali, regionali e internazionali. Intende far pressione sul governo occupante e renderlo responsabile per la salute di tutti i detenuti.

I prigionieri palestinesi chiamano tutti i popoli liberi nel mondo a intervenire con tutto il loro potere per sostenerli nella lotta per i propri diritti”.