Fonte: Palestinian Prisoner Solidarity Network
http://www.palestinarossa.it/
5 luglio 2012

Urgente: 83 giorni di sciopero della fame - Entra in azione per il prigioniero palestinese Akram Al-Rikhawi!

Il prigioniero politico palestinese Akram Al-Rikhawi è attualmente al su ottantatreesimo giorno di sciopero della fame, in grave pericolo di morte. Soffre di numerosi problemi di salute, incluso diabete, asma, colesgterolo alto, osteoporosi, glaucoma, problemi ai reni ed immunodeficienza.

Addameer riporta che “Prima del suo arresto, Akram riceveva iniezioni di Kenacort come trattamento all’asma, ma dopo l’arresto il servizio carcerario israeliano (IPS, Israeli Prison Service) non ha consentito ad Akram di continuare il trattamento, che è stato sotituito con iniezioni di cortisone. Il trattamento sostitutivo causerà con grande probabilità delle gravi complicazioni, che possono risultare in altre malatie croniche quali diabete e osteoporosi, di cui Akram già soffre”.

Entra in azione oggi per chiedere la liberazione immediata di Akram al-Rikhawi!
 

Akram ha iniziato lo sciopero della fame il 12 di aprile di quest’anno per ottenere la scarcerazione anticipata per motivi di salute. Akram ha otto figli ed insieme alla moglie ha anche in affido i cinque figli del fratello deceduto. Nonostante le gravi condizioni di salute, le difficili ccircostanze familiari ed economiche e la responsabilità per 13 bambini, i suoi appelli per la liberazione anticipata nel 2012 e il 5 giugno 2012 sono stati respinti entrambi.

Akran non ha interrotto il suo sciopero della fame neppure il 14 maggio, quando ci fu un accordo tra prigionieri ed i servizi carcerari israeliani (Israel Prison Services) perché le sue particolari circostanze non erano state affrontate – ovvero liberazione anticipata per motivi medici. A PHR (Physicians for Human Rights) è stato negato il diritto di visitare Akram per quasi due mesi, fino al 6 giugno. Ha perso il 26.5% del suo peso corporeo, ed era già in pessime condizioni fisiche. Akram ora rifiuta ogni visita medica da metà maggio – come risposta sono aumentate le iniezioni di cortisone. PHR ha dichiarato che deve essere trasferito immediatamente in un ospedale civile al fine di ricevere cure mediche adeguate, ed ha inoltrato una richiesta ufficiale di trasferimento, richiesta rifiutata il 14 giugno da una corte distrettuale israeliana.

Sulla scia della vittoria ottenuta da Mahmoud Sarsak dopo uno sciopero della fame senza precedenti di 95 giorni, in cui Sarsak, detenuto senza accuse o processo grazie ad una nuova legge che etichetta i detenuti privi di accuse di Gaza come “combattenti fuori legge”, ha ottenuto la liberazione, programmata per il 10 di luglio. Sarsak – un calciatore palestinese della squadra nazionale – è stato rilasciato dopo ampia pubblicità internazionale, che includeva dichiarazioni della FIFPro e di ufficiali e giocatori della FIFA – è stato associato al suo caso.

E’ urgente agire adesso per liberare Akram Rikhawi
ed assicurare le cure mediche di cui necessita urgentemente.
 

Akram al-Rikhawi non è l’unico prigioniero palestinese correntemente in sciopero della fame. Samer al-Barq è in sciopero della fame dal 22 maggio, da 44 giorni, in protesta alle violazioni israeliane degli accordi con I prigionieri – dopo che la sua detenzione amministrativa, anziché scadere alla fine dello sciopero come da accordi presi con gli israeliani, è stata rinnovata per tre mesi aggiuntivi. Samer al-Barq rimarrà ora in sciopero della fame fino a che la sua liberazione non verrà assicurata.

Samer al-Barq non è l’unico palestinese vittima delle violazioni israeliane dell’accordo di terminazione dello sciopero della fame. In particolare, Hassan Safadi, uno scioperante della fame a lungo termine che stava scioperando da 71 giorni nel momento in cui era stato concluso l’accordo, si è visto rinnovare l’ordine di detenzione amministrativa dagli israeliani il 21 giugno, nonstante l’accordo esplicito secondo il quale gli scioperanti a lungo termine, come Safadi, che stavano scontando la detenzione amministrativa senza condanna o processo, non si sarebbero visti rinnovare gli ordini. Safadi è adesso al suo quattordicesimo giorno di sciopero della fame ed ha intenzione di continuare fino alla sua liberazione.

Addameer riporta che i casi di al-Barq e di Safadi non sono gli unici esempi di intransigenza israeliana e violazione degli accordi:

Riguardo all’implementazione dell’accordo nel suo insieme, uno dei 19 prigionieri in isolamento a lungo termine, Dirar Abu Sisi, non è ancora stato trasferito con la popolazione della prigione generale, ed un ulteriore prigioniero è statao messo in isolamento la scorsa settimana. Inoltre le visite familiari ai priginieri di Gaza non sono state ripristinate, nonostante sia passato un mese dalla firma dell’accordo. Addameer non ha osservato alcun cambiamentonella complessiva politica di detenzione amministrativa israeliana e teme che questi metodi continueranno a meno che non vengano sottoposti a pressione dalla comunità internazionale.

In Palestina intanto continua la detenzione amministrativa, i rastrellamenti di massa ed i processi militari. Attivisti come Walid Abo Rass, il manager finanziario ed amministrativo dell’Health Work Committees – un’organizzazione della sanità basata sulla comunità – continua ad essere soggetto a rapimenti e viene detenuto in modo arbitrario in prigioni di occupazione. E’ necessario che la solidarietà internazionale costringa le forze di occupazione a prendersi la responsabilità del continuo imprigionamento ed abuso del popolo palestinese!
 

ENTRA IN AZIONE!

1.            Firma una lettera che richiede che lo stato di Israele trasferisca immediatamente Akram Rikhawi, Samer al-Barq e Hassan Safadi negli ospedali e li rilasci. I servizi penitenziari israeliani (Israeli Prison Services) devono sapere che il mondo li sta osservando! Fai clic qui per firmare.
 

2.            Firma questa lettera, mesa in circolo dall’UFREE, indirizzata ai membri del Parlamento Europeo e chiedi azioni che salvino la vita di Akram Rikhawi.
 

3.            Firma questa petizione che richiede il rilascio dell’operatore sanitario palestinese Walid Abo Rass e di altri detenuti amministrativi.
 

4.            Partecipa ad una dimostrazione o protesta per i prigionieri palestinesi. Molti gruppi ed organizzazioni stanno mettendo in piedi eventi – partecipa o annuncia un evento organizzato da te. Vuoi organizzare di un evento, azione o forum sui prigionieri palestinesi on nella tua città o università? Usa questo modulo per contattarci e pubblicizzeremo ampiamente l’evento.Se hai bisogno di suggerimenti, materiali o oratori per il tuo evento, contattaci all’indirizzo email samidoun@samidoun.ca.
 

5.            Contatta gli ufficiali del tuo governo e pretendi la fine del silenzio internazionale e della compicità con la repressione dei prigionieri politici palestinesi. In Canada, chiama l’ufficio di John Baird, ministro degli esteri, e chiedi la fine del supporto canadese ad Israele e giustizia per i prigionieri palestinesi al: 613-990-7720; Email: bairdj [at] parl [dot] gc [dot] ca. Negli US, chiama l’ufficio di Elizabeth Jones, Acting Assistant Secretary of State for Near East Affairs (1.202.647.7209). Chiedi che Elizabeth Jones porti la questione urgentemente davanti ai suoi colleghi in Israele.
 

Contatta gli ufficiali israeliani in modo che liberino i prigionieri scioperanti Akram Rikhawi, Samer al-Barq, Hassan Safadi

E’ urgente che gli ufficiali israeliani sappiano che gli scioperi della fame in corso ddei prigionieri palestinesi, Akram Rikhawi, Samer al-Barq e Hassan Safadi sono seguiti da tutto il mondo. Rikhawi - in cattive condizioni di salute – è al suo ottantaquattresimo giorno di sciopero della fame! Fai sapere agli israeliani che tutto il mondo pretende la loro libertà e sta monitorando la situazione dei prigionieri palestinesi e che tutti ritengono gli ufficiali israeliani responsabili delle loro vite. Usa questo modulo per mandare una lettera di protesta agli ufficiali israeliani.