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Sab, 17/03/2012 - 13:52

Un agricoltore tibetano si da alle fiamme

Nella mattina di sabato intorno alle ore 9 un agricoltore tibetano si è dato alle fiamme nella contea di Rebkong nella prefettura autonoma di Malho, per protestare contro l’occupazione del Tibet. Sonam Dhargye di 43 anni, è morto arso vivo all’incrocio vicino al mercato delle erbe nella cittadina di Rongpo. In seguito all’immolazione, tibetani laici e monaci si sono radunati in grande numero aullo spiazzo di Dolma, dove hanno tenuto pregiere di massa. Anche studenti e tibetani di altrri villaggi si sono uniti alle preghiere. Sonam Dhargye era nato nel villaggio di Sharlang vicino alla cittadina di Nyen Tu Hu, dove faceva l’agricoltore, era sposato con Dolkar Tso e aveva due figli e una figlia.


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17 March 2012

Era un amico di Jamyang Palden

Sonam era un caro amico di Jamyang Palden, che rimane in condizioni critiche, a causa della sua auto immolazione di mercoledì 14 marzo. I due erano andati in pellegrinaggio insieme. Ieri Sonam aveva percorso i venti minuti di viaggio dal suo villaggio fino a Rongwo e aveva dormito in albergo, quando si è svegliato, si è lavato, ha pregato e poi ha bevuto petrolio. Poi si è incamminato fuori dall’albergo cantando –Lasciate tornare Sua Santità in Tibet – poi si è dato fuoco.

Un gruppo di monaci e tibetani laici hanno portato il suo corpo sotto la statua di Tara nel centro della piazza di Dolma, e sdraiato per terra.

Subito camionette della polizia sono arrivate vicino alla folla, alcuni dei tibetani laici si sono lanciati verso la polizia nel tentativo di fermarli, mentre altri tentavano una mediazione. Ma di fronte ad una così grande folla la polizia si è ritirata.

Migliaia di tibetani sono giunti nella piazza cantando mantras, a dispetto degli sforzi della polizia per impedirglielo.

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