http://voci-da-tunisi.com.unita.it
2013-04-02

Per un maggiore protagonismo dei migranti

Il testo è l’introduzione di Edda Pando all’assemblea di convergenza dei movimenti mondiali dei migranti e delle organizzazioni di solidarietà, durante il FSM

Sempre di più possiamo parlare di una vera e propria guerra dichiarata dagli Stati contro i migranti del mondo.

Migliaia e migliaia sono le vittime di questa situazione, non solo nelle diverse frontiere del mondo ma anche nelle società di “accoglienza” o di transito.

Diverse sono le strategie tramite le quali gli Stati portano avanti questo massacro nei confronti dei migranti: morte, espulsione, luoghi di detenzione, politiche migratorie che negano i loro diritti più basilari.

E la crisi del sistema neo-liberale, che sempre di più colpisce i settori più svantaggiati delle società, sta peggiorando questa situazione.

Molte sono le esperienze di resistenza, a livello locale e regionale, che organizzazioni e reti portano avanti quotidianamente per contrapporsi a questa situazione.

Tuttavia, la gravità della situazione e l’importanza della sfida che affrontiamo richiede ancora maggiore comunicazione, scambio, dibattito e unità tra le reti e le associazioni, sia da un punto di vista geografico sia sui contenuti e sulle forme d’azione; richiede un pensiero maggiore in merito alla possibilità di costruzione di un movimento mondiale dei migranti e delle associazioni di solidarietà.

È giusto resistere, ma come dicevamo nei documenti che hanno preparato l’assemblea è necessario proporre, osare, creare!

Le migrazioni sono la prova lampante del fallimento del sistema attuale e rendono evidente il fatto che esso non può rispondere alle trasformazioni in atto. Il divario economico tra il nord e sud del mondo è sempre maggiore. Una serie di concetti basilari alla sua fondazione sono messi in discussione dal movimento di migliaia e migliaia di persone. Stato, frontiera, cittadinanza, sono criteri che definiti come si è fatto finora, non rispondono alla realtà e neanche alle aspirazioni degli essere umani.

Questi concetti ed idee le abbiamo condivisi all’inizio alcune persone, quelle che lanciarono nei primi giorni del 2013 l’appello per la realizzazione dell’Assemblea Mondiale dei Migranti e delle Associazioni di Solidarietà e successivamente il documento di contributo alla discussione.

Ma poichè si trattava di costruire un processo partecipato a Tunisi, prima dell’Assemblea, abbiamo organizzato tre riunioni preparatorie alle quali hanno partecipato più di 50 rappresentanti di associazioni e con i quali abbiamo condiviso sia il bisogno di costruire convergenza sia i contenuti che riteniamo fondamentali.

Insieme abbiamo ribadito che l’assemblea non vuole essere né una nuova struttura né una rete di reti ma un processo, iniziato con il lancio dell’appello e il cui successo dipenderà dal lavoro e dallo sforzo di ognuno di noi.

Abbiamo condiviso che l’Assemblea deve essere uno strumento utile a favorire un maggiore scambio tra le grandi e piccole organizzazioni e reti che nel mondo lottano per i diritti dei migranti.

Sappiamo che i territori nei quali interveniamo sono diversi ma siamo convinti che è necessario costruire azioni comuni e favorire un maggiore protagonismo dei e delle migranti.

Abbiamo individuato insieme i contenuti fondamentali della nostra lotta e abbiamo costruito una agenda comune; faremo un bilancio sui contenuti nel prossimo Foro Mondiale delle Migrazioni a Johannesburg per verificare cosa siamo riusciti a portare avanti e cosa no.

Tutto ciò perché siamo convinti che un movimento mondiale dei migranti è possibile e insieme lo stiamo costruendo.

Edda Pando

Top