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21 luglio 2013

Documento di ECCP sulle linee guida UE che escludono le colonie dai progetti finanziati dalla UE

ECCP, la più ampia coalizione europea di organizzazioni in

solidarietà con il popolo palestinese nella sua lotta per la libertà e

la giustizia, apprezza le nuove linee guida pubblicate dalla UE. Dopo

anni di sole critiche nei confronti del Governo di Israele, a fronte

delle sue numerose violazioni del diritto internazionale, la UE

finalmente ha fatto un'azione concreta con la pubblicazione di linee

guida che stabiliscono che i fondi, borse di studio, prestiti non posso

più essere usati per finanziare entità o attività israeliane nelle aree

occupate da Israele nel 1967.

Le nuove linee guida richiamano le conclusioni di dicembre 2012 del

Consiglio Europeo degli affari esteri specificando che "tutti gli

accordi tra lo Stato di Israele e l'Unione Europea devono

inequivocabilemnte e esplicitamente segnalare la loro inapplicabilità ai

territori occupati da israele nel 1967, e cioè Alture del Golan,

Cisgiordania inclusa Gerusalemme est e striscia di Gaza."

Le nuove linee guida entrano in vigore dal 1 gennaio 2014 data dopo la

quale tutte le aziende, istituzioni o fondazioni basate nelle colonie

israeliane verranno escluse dall'accesso a borse di studio, sussidi,

premi, prestiti, ....Le linee guida sono basate su una decisione

adottata dal Consiglio europeo nel 2012 e precedenti dichiarazioni UE,

dove si riafferma che le colonie israeliane sono illegali secondo il

diritto internazionale. Questo pertanto costituisce un primo passo verso

la realizzazione del non riconoscimento da parte UE della sovranità di

Israele su Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme est e alture del Golan.

La politica degli insediamenti di Israele è illegale secondo il diritto

internazionale. Attualmente le colonie ospitano più di 520000 cittadini

ebrei israeliani; più di 28000 case e strutture palestinesi sono state

distrutte, più di 180000 palestinesi sono stati sfollati dalla  terra di

origine e la loro terra è stata confiscata per uso esclusivo di ebrei

israeliani - il tutto costituisce una grave violazione della 4a

Convenzione di Ginevra. Lo spostamento forzato di popolazione

palestinese, insieme al sistema israeliano di check points,

blocchi/chiusure, sistema di permessi per viaggiare - anche tra

Cisgiordania e Gerusalemme est, tutto ciò ha un impatto grave economico,

umanitario, e psicologico sulla popolazione palestinese e impedisce lo

sviluppo di una propria economia. Perciò la perdurante occupazione e

politica di colonizzazione di Israele costituisce uno dei maggiori

ostacoli per l'acquisizione di una pace giusta e sostenibile.

ECCP apprezza la pubblicazione delle linee guida della UE, , nonostante

la pesante pressione a rinviarla da parte di USA e Israele, come un

primo passo positivo. Perciò ECCP fa appello alla UE di:

- assicurare la piena applicazione delle linee guida e lavorare per

l'adozione di analoghe misure da parte di tutti gli Stati membri.

- adottare strumenti vincolanti per bandire dal mercato UE

effettivamente ogni prodotto fabbricato, cresciuto o confezionato nelle

colonie israeliane

- mettere fine a tutti i fondi di ricerca per aziende militari

israeliane (che tra gli altri crimini, sperimentano i loro sistemi

mortali sui civili palestinesi)

Una legislazione vincolante, ampiamente comprensiva e pienamente

applicata, insieme a una vera volontà politica delle autorità europee e

degli Stati membri, è necessaria per garantire che i Governi UE e le

loro rispettive aziende si astengano dalla attuale complicità nel

sistema illegale di apartheid e di ingiustizia nei confronti del popolo

palestinese, da parte di israele di Israele

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