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29/11/2013

Centinaia di europei tra i ranghi dell’esercito israeliano
Traduzione di Cinzia Trivini Bellini

L’Osservatorio Euromid per i Diritti Umani ha rivelato che centinaia di europei si sono resi volontari per prestare servizio militare nei ranghi dell’Esercito di difesa Israeliano (IDF-Israel Defense Forces), mentre decine di  europei reclutati hanno preso parte all’uccisione di civili palestinesi, in particolare nella Striscia di Gaza.

Secondo un  rapporto approfondito, a cui Euromid sta lavorando, numerose organizzazioni, direttamente in contatto con gruppi europei Ebraici e Cristiani di destra, hanno organizzato progetti e campagne in Europa facendo appello agli europei  perché supportino attivamente l’esercito israeliano nei Territori Occupati (OPT – Occupied Palestinian Territories), in violazione del Diritto Internazionale. Inoltre, alcuni Europei hanno partecipato ad operazioni militari in Cisgiordania, tra le quali operazioni di protezione dei coloni durante attacchi contro i Palestinesi.

Il rapporto afferma che l’organizzazione Mahal, con sede a Londra, offre innanzitutto programmi per giovani Ebrei (Israeliani e non) provenienti da tutto il mondo che vogliano arruolarsi come volontari nell’IDF. Per decenni Mahal ha reclutato giovani europei che volevano combattere nei ranghi dell’esercito israeliano. Nel rapporto, che sarà pubblicato prossimamente dall’Osservatorio Euromid, si dichiara che l’organizzazione sta puntando a gruppi di giovani, ragazzi al di sotto dei 24 anni e ragazze sotto i 21, proponendo programmi di formazione della durata di 18 mesi.

IDF Mahal ed altri progetti dell’esercito israeliano si ritengono un canale per la semplificazione dell’arruolamento di non-Israeliani e di Israeliani che vivono oltremare. Il reale servizio di chi si arruola nell’IDF attraverso questi canali, si svolge fianco a fianco ai soldati regolari israeliani, anche se la durata minima del servizio è inferiore a quella del normale reclutamento con l’IDF.

I programmi IDF Mahal hanno lo scopo di contribuire alla difesa di Israele e di fornire alle comunità ebraiche giovani leader con esperienza ed entusiasmo.

Centinaia di volontari, provenienti da circa 40 stati, principalmente europei, si sono uniti all’esercito israeliano senza senso di responsabilità o indagini da parte della loro madre patria europea. L’Osservatorio Euromid per i Diritti Umani ritiene che l’esercito israeliano miri ad aumentare l’afflusso di soldati volontari d’oltremare. L’IDF ha recentemente incaricato “Amici dell’IDF” di allargare la propria collaborazione a  Nefesh B’Nefesh, un’organizzazione israeliana che assiste gli Ebrei nell’immigrazione verso Israele.

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