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29 gennaio 2013 18.21

Le nascite negate

Per la prima volta Israele riconosce di aver costretto le immigrate eritree a subire iniezioni contraccettive per entrare nel paese. Roni Gamzo, direttore del ministero della salute israeliano, ha emesso una direttiva ufficiale che raccomanda ai ginecologi di non iniettare alle donne il contraccettivo di lunga durata Depo-Provera senza il loro consenso.

Diffusa la settimana scorsa, la direttiva è stata emessa in seguito alla testimonianza di 30 donne ebree immigrate dall’Etiopia, che dicevano di essere state costrette a ricevere l’iniezione del contraccettivo per entrare nel paese. Secondo un rapporto pubblicato nel 2010 da Isha le’Isha, un’organizzazione che difende i diritti umani, nel 57 per cento dei casi le donne che hanno ricevuto l’iniezione del contraccettivo sono ebree di origine etiope.

“Il metodo è usato per il controllo delle nascite della comunità eritrea”, secondo Hedva Eyal, autrice del rapporto. “È la prima volta che lo stato riconosce che questa procedura è stata utilizzata, senza sapere gli effetti collaterali sulla salute delle donne e soprattutto senza il loro consenso”.

Articolo originale di Irin:
Furore in Israel over birth control drugs for Ethiopian Jews

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