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5/6/2013

Gerusalemme: dividere al-Aqsa è l’inizio della realizzazione del Tempio

Al-Quds (Gerusalemme) – Quds Press. “Il governo e gli estremisti israeliani sono intenzionati a raggiungere il pieno controllo sulla moschea di al-Aqsa, come preludio per affermare le pretese religiose su di esso”. Lo rivela l’Organizzazione islamo-cristiana per il sostegno ad al-Quds e ai suoi luoghi santi, che ha avvertito dagli appelli lanciati da alcune correnti ebraiche per dividere la moschea.

In un comunicato stampa, l’organizzazione ha reso noto che “recentemente, temi come la spartizione della moschea di al-Aqsa tra musulmani ed ebrei, e il controllo della stessa, acquisiscono sempre più interesse negli ambienti governativi e religiosi in Israele”. Ha anche avvertito dai tentativi israeliani “di imporre una divisione de facto nella moschea, alla stregua di quanto avvenne in quella di Ibrahim, a Hebron. E ciò rappresenta l’inizio della realizzazione del presunto Tempio sulle rovine della moschea di Al-Aqsa”.

L’organizzazione gerosolimitana ha sottolineato che questi giorni sono “di cruciale importanza per al-Aqsa, la prima delle due qibla e la terza delle moschee più sacre per l’Islam”. Ha anche esortato la comunità internazionale e le organizzazioni interessate a “prestare la massima attenzione alla grave situazione nella città occupata di Gerusalemme e soprattutto alla Sacra moschea, e prendere tutte le precauzioni e le misure necessarie per contrastare i piani dell’occupazione e degli estremisti, atti a dividere la moschea e controllarla”.

Hanna Issa, segretario generale dell’organizzazione, ha richiamato l’attenzione sulle “aggressioni compiute dagli estremisti israeliani, protetti e sostenuti dalle forze di occupazione, che irrompono quotidianamente nella moschea per eseguirvi riti e preghiere provocatorie. Inoltre, le autorità israeliane organizzano una serie di celebrazioni agli ingressi di al-Aqsa, tra cui l’ultima, il Festival delle Luci, che prenderà il via oggi, mercoledì 5 giugno. Il tutto si aggiunge agli scavi e ai furti di storia e archeologia palestinese, e agli ostacoli imposti ai fedeli musulmani, impediti di farvi ingresso e spesso assaltati, percossi e arrestati”.

Domenica scorsa, l’organizzazione israeliana, Ir Amim, in collaborazione con il Centro per la protezione della democrazia in Israele, Keshev, avevano organizzato un dibattito incentrato sull’aumento delle attività dei gruppi ebraici intorno al Monte del Tempio (moschea di al-Aqsa). Dove i partecipanti hanno affermato il diritto degli ebrei di pregare nella moschea, e la necessita di una spartizione spazio-temporale, tra musulmani ed ebrei, di al-Aqsa, similmente a quanto accaduto nella moschea di Ibrahim, a Hebron.

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