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June 25, 2013

Il giovane e i palestinesi
di Lena Ibrahim

I vecchi saranno brutalizzati. Sanguineranno, urleranno, faranno artigli delle loro unghie nelle ossa della terra che ci rubano da sotto le mani, e noi allora romperemo le loro braccia. Saranno sfollati, rimossi forzatamente dalle loro terre, gettati in campi come se fossero animali senza vita. Essi moriranno, e il giovane si dimenticherà. E' il delitto perfetto. Il vecchio morirà e il giovane si dimenticherà, ha detto il premier israeliano, David Ben-Gurion. Il mondo non potrà mai conoscere la verità, perché i ricordi non dureranno abbastanza a lungo per essere diffusi. Pertanto, l'oppressore prevarrà, mietendo la nostra Nakba continuamente, per sempre, masticandola a bocca aperta, rumorosamente, come se la nostra morte fosse il suo nutrimento.

Ma non era stato previsto che la nostra capacità di ricordare fosse indistruttibile. L'oppressore aveva scioccamente assunto che il giovaneavrebbe dimenticato, spianando così la sua ingiustizia predominante. Stupidamente, l'oppressore non conosceva la forza del ricordo del giovane, come i ricordi della Nakba e le innumerevoli altre catastrofi palestinesi passati uno ad uno per ogni generazione come una ciotola di zuppa calda. Noi tutti prendiamo un sorso di empowerment, per preservare la prospettiva. I ricordi viaggiano attraverso la nostra mente, nel nostro sangue e di nuovo nel nostro cuore, ad ogni battito che emana dai nostri genitori. Ci alziamo lentamente. I loro terribili ricordi diventano la nostra volontà che esplode, e ci alziamo a resistere per loro. Ci alziamo a resistere non solo per la nostra giustizia, ma anche per la loro.

E' stata una storia non detta, ancora forte, che cresce prepotente in casa mia. Sapevamo cosa è successo a mio padre, ai suoi nove fratelli, e ai nostri nonni nel 1948, abbiamo condiviso dettaglio per dettaglio. La Nakba è viva nei suoi occhi, e abbiamo potuto vederla bruciare. Quando Baba ne ha parlato, abbiamo ascoltato con i brividi lungo la schiena. Abbiamo sentito la storia della nostra famiglia di profughi, la nostra terra rubata, la nostra sanguinosa situazione. Ho poi voluto dimostrare che Ben-Gurion si sbagliò, che io, non solo ricorderò, ma mi alzerò per raccontare, a gran voce.

Non importa in quale punto della storia questo verrà letto, in quanto rimane ugualmente rilevante. È il giovane che libererà la Palestina. È il giovane che dirà al mondo quello di cui i vecchi palestinesi sono stati privati. Ben-Gurion sbagliava, e io dimostrerò che aveva torto fino al giorno del mio trapasso. E quando me ne andrò sarà poi dovere dei miei figli.

Mentre combattiamo la nostra accelerata occupazione, le nostre giovani menti si aggrappano, resistendo, pregando. Ben-Gurion è stato imprudente a credere che avremmo in qualche modo chiuso gli occhi di fronte all'agonia imposta intorno a noi, che avremmo intorpidito la nostra memoria, il nostro dolore, il dolore della nostra famiglia, il dolore del nostro popolo.

Il vecchio morirà ... Ben-Gurion non stava facendo alcun tipo di rivoluzionaria dichiarazione scientifica qui, lui è corretto, noi tutti di fronte alla morte. ... E il giovane si dimentica. Qui depone la sua insensatezza. Non abbiamo dimenticato, infatti ricordiamo ogni giorno, e ogni giorno più grande è la paura del nostro oppressore più grande è la nostra capacità di usare con forza la nostra memoria, per chiedere giustizia della nostra storia spogliata dal nostro futuro.

Questo è ciò che significa essere giovani e palestinesi. E' nostra responsabilità continuare per il resto della nostra vita ricordando. E' nostra responsabilità coltivare per il resto della nostra vita la consapevolezza, lo studio, e armare noi stessi con la conoscenza di ogni parte e periodo di lotta all'interno dell'occupazione palestinese.

Con abbastanza profitto studieremo, che non una singola persona che incontriamo mai sarà in grado di sfidare la premessa e la domanda di libertà del popolo palestinese. Dobbiamo imparare la nostra storia personale, la storia della nostra famiglia, la storia del nostro vicino, e le storie incise ma nascoste all’interno della nostra terra. E allora dobbiamo usarli per resistere, per parlare, per insegnare a tutti coloro che desiderano non dimenticare la nostra indimenticabile storia collettiva. Il vecchio morirà, e il giovane libererà la Palestina.


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June 25, 2013

The Young and Palestinian
by Lena Ibrahim

The old will be brutalized. They will bleed, they will scream, they will claw their fingernails into the bones of the land that we will steal from underneath their hands, and we will then break their arms. They will be displaced, forcefully removed from their land, thrown into camps as if they are lifeless animals. They will die, and the young will forget. It is the perfect crime. “The old will die and the young will forget,” said the first Israeli Prime Minister, David Ben-Gurion. The world may never know the truth because the memories will not last long enough to be attested and spread. Therefore, the oppressor will prevail, reaping off our continuous Nakba forever, slurping it up as if our demise is its nourishment.

But our indestructible ability to remember had not been foreseen. The oppressor had foolishly assumed the young would forget, paving way to its predominant injustice. Foolishly, the oppressor did not know the strength of the memory of the young, how the memories of the Nakba and the countless other Palestinian catastrophes are passed down one by one to each generation like a hot bowl of soup. We all take a sip for empowerment, for perspective. The memories travel through our minds, into our bloodstream and back into our hearts, and every beat we emanate from our parents. We slowly rise. Their dreadful memories become our exploding will, and we rise to resist for them. We rise to resist for not only our justice but theirs.

It was an unspoken yet loud and overbearing story in my house growing up. We knew what happened to my father, his nine siblings, and to our grandparents in 1948, even before he shared it detail by detail. The Nakba is alive in his eyes, and we could see it burning. When Baba did speak of it, we listened with chills going down our spines. We heard the story of our family of refugees, our stolen land, our bloody plight. I then willfully demonstrate what Ben-Gurion was most mistaken of, that I, not only will remember, but I will rise to speak, vociferously.

It does not matter in what point of history this will be read, as it will remain equally relevant. It is the young that will liberate Palestine. It is the young that will tell the world what the old Palestinians were deprived of. Ben-Gurion was erroneous, and I will prove him wrong until the day that I pass. And when I am gone it will then be the duty of my children.

As we fight our accelerating occupation, our young minds are grasping, resisting, praying. Ben-Gurion was imprudent to believe we would somehow close our eyes to the imposed agony around us, that we’d numb our self into forgetting our pain, our family’s pain, our people’s pain.

“The old will die…” Ben-Gurion was not making any sort of revolutionary scientific statement here, he is correct, we will all face death. “…And the young will forget.” Here lays his senselessness. We have not forgotten; in fact we remember daily, and daily our oppressor’s worst fear is our ability to powerfully use our memory of our despoiled history to demand our future justice.

This is what it means to be young and Palestinian. It is our responsibility to continue for the rest of our lives remembering. It is our responsibly to continue for the rest of our lives understanding, studying, and arming ourselves with knowledge of every part and period of struggle within the Palestinian occupation. Proficiently enough, that not a single person we ever encounter will be able to challenge the Palestinian premise and demand of freedom. We must learn our personal story, our family’s story, our neighbor’s story, and the stories engraved but hidden in the soil of our land. And then we must use them to resist, to speak, to teach all who may ever want us to forget, our collective unforgettable story. The old will die, and the young will liberate Palestine.

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