Metafora del conflitto in Palestina

Supponiamo che tu lettore abiti con i tuoi 5 figli, tua moglie e i tuoi genitori in una casa di due piani con annesso giardino, un’autorimessa, un laboratorio artigianale, un campo e una stalla con le mucche.

La proprietà appartiene alla tua famiglia da decine di generazioni e tu vivi con il ricavato del laboratorio, dalla coltivazione del terreno annesso e dall’allevamento delle mucche.

Un giorno un tale ti chiede di ospitarlo per qualche giorno con la sua famiglia. Lo sistemi nella camera per gli ospiti al piano terreno per la quale ti paga un piccolo affitto.

Col tempo Loro (l’ospite e i suoi famigliari) diventano sempre più intraprendenti : utilizzano la lavanderia, il giardino, la tua automobile e non pagano più l’affitto.

Un giorno li richiami all’ordine ma Loro minacciano di ucciderti. Impaurito ti rifugi da tuo cugino. In tua assenza, Loro  si installano al I. piano. Al tuo ritorno Loro si rifiutano di lasciarti entrare e sei costretto a soggiornare nella camera degli ospiti al piano terreno. Quando tenti di salire al I. piano ti danno un sacco di legnate e come se non bastasse sparano uccidendo uno dei tuoi figli. Chiami la polizia ma dice che non ha tempo.

Un giorno Loro utilizzano il tuo laboratorio e, anche imponendoti un contributo,  persino lo ingrandiscono. Grazie alla loro abilità e alle loro relazioni internazionali e al lavoro sottopagato di due dei tuoi figli Loro riescono a farne una piccola industria.

Un giorno arrivano dei parenti di Loro in difficoltà: sei costretto a liberare la camera degli ospiti al piano terreno e alloggiare nell’autorimessa. I tuoi figli devono dormire sotto una tenda in giardino e i tuoi genitori sono costretti a bivaccare in strada.

Un giorno ne hai piene le scatole e tenti di sloggiarli con la forza. Uccidi uno dei loro figli ma anche Loro sparano e uccidono uno dei tuoi figli, inoltre danneggiano l’autorimessa e distruggono la tenda. Nella tua casa e nelle adiacenze ogni tua traccia è stata cancellata e Loro hanno applicato su tutto il loro stemma di famiglia. Chiami la polizia ma non sa che pesci pigliare, ha paura di Loro e ti suggerisce di trasferirti da tuo cugino.

Un giorno la faccenda finisce davanti al giudice : Loro affermano che la proprietà appartiene loro perché quando sono arrivati era disabitata, perché i loro antenati, con l’aiuto di Dio,  vi vissero 2000 anni fa, perché Loro hanno trasformato il terreno arido in un giardino, Loro hanno creato un’industria e ora, grazie a Loro, tutto è in ordine.

Inoltre ricordano i loro fratelli uccisi dai banditi in un paese straniero.

Malgrado che anche tu sia un credente praticante, Loro, mentendo, affermano che Dio sta dalla loro parte e perciò il vostro è unicamente un contenzioso di natura religiosa.

Il giudice, considerata la situazione esistente e visto che non è possibile stabilire a chi appartenga la proprietà perché Loro hanno distrutto i registri fondiari e tutti i documenti, decide salomonicamente di assegnare la casa e il laboratorio a Loro e il giardino, l’autorimessa, il campo e la stalla a te. Loro uccidono l’assistente del giudice e nottetempo posano una recinzione che t’impedisce l’accesso al campo e alla stalla. Impotente vedi Loro mungere le tue mucche e lavorare utilizzando i tuoi attrezzi.

Furioso, con alcuni amici e vicini tenti di riconquistare la tua casa, ma Loro respingono il tuo attacco, distribuiscono legnate a tutti e occupano tutta la proprietà e pure gli orti dei vicini dai quali prelevano gli ortaggi.

Il giudice permette ai tuoi figli di soggiornare nella camera per gli ospiti mentre tu puoi stabilirti nell’autorimessa che devi riparare a tue spese.

Loro fanno lavorare saltuariamente i tuoi figli nella stalla.

Un giorno Loro, aiutati da un amico potente, con minacce o con la restituzione di una parte dell’orto, riescono a convincere i tuoi vicini a non aiutarti più. Nel frattempo Loro progettano la tua espulsione definitiva e per convincerti ad andartene distruggono l’autorimessa, controllano la tua posta, le tue telefonate, i tuoi spostamenti, ti confiscano l’automobile, ti rompono la tele, ecc. Per pagare questi interventi Loro ti obbligano a partecipare alle spese amministrative. Mentre tu sei ridotto in miseria Loro prosperano.

Il giudice ti assegna una tenda e attribuisce una misera rendita ai tuoi genitori sistemati in un provvisorio-definitivo sul terreno di un vicino. Due figli vivono alla bellemeglio al piano terreno della casa e il terzo è emigrato all’estero e saltuariamente ti invia un po’ di denaro.

Un giorno Loro posano un cancello all’entrata del giardino e uno all’entrata della casa. Non puoi più recarti dai figli ne’ dai genitori e neppure al lavoro, a scuola o all’ospedale.

I tuoi genitori e tuo figlio emigrato non possono più entrare. Nel contempo arrivano altri parenti di Loro che si sistemano in una roulotte che posteggiano nel giardino.

Loro uccidono anche il tuo fedele cane perché “potrebbe diventare pericoloso”.

Un giorno ti rassegni e ammetti la tua sconfitta. Accetti che la casa sia Loro in cambio della possibilità di vivere in pace nel giardino e di ricostruire l’autorimessa. Loro si dichiarano contenti che finalmente hai ammesso che Loro sono i legittimi proprietari. Generosamente Loro ti offrono di stabilirti in un angolo del giardino sotto loro controllo.

Nel frattempo alcuni di Loro ti insultano, distruggono nuovamente la tua tenda, tagliano anche gli ulivi dai quali ricavavi il tuo sostentamento e ti chiudono l’acqua.

Un giorno, visto che la situazione diventa insostenibile, spari un colpo di fucile verso la casa ferendo uno di Loro. Per risposta Loro uccidono un altro tuo figlio, ti rifilano un sacco di legnate e ti rinchiudono nel ripostiglio affermando che sei un pericoloso terrorista e finchè non ti calmi non ti rivolgeranno più la parola. Come se non bastasse tua moglie ti accusa di inettitudine e minaccia di andarsene per la propria strada.

Un giorno, per la disperazione, tuo figlio incomincia a lanciare sassi verso di Loro , ma Loro rispondono con fucili, cannoni, bombe, elicotteri, carri armati, divieti, controlli, distruzioni, minacce, muri, arresti, ecc.

La gente, informata solo da Loro, pensa che siete dei violenti e non vi aiuta.

Molte persone, incluso il giudice,  tacciono perché intimorite dal potente amico di Loro o perchè toccate dall’eccidio dei fratelli di Loro avvenuto in  un altro paese.

Qualcuno incomincia a dire che fai solo casino, che aiutarti costa troppo, che avresti dovuto accettare la loro generosa offerta di pace e che forse è meglio che te ne vai…

Altri, pur denunciando la situazione, non osano intervenire o se ne disinteressano.

Caro Lettore: se sei in questa disgraziata situazione non puoi essere altro che un Palestinese.

Ovviamente Loro sono i sionisti, la polizia sono gli inglesi, il giudice è l’ONU , la gente è la comunità internazionale, i vicini sono L’Egitto, la Giordania, la Siria, il Libano, il potente amico di Loro sono gli USA, la moglie è Hamas, ecc.

Come si farà ora a convincere  Loro a restituire il maltolto, o perlomeno a permettere una accettabile coabitazione ?

Metafora del ritiro israeliano da Gaza.


In una prigione c'è un prigioniero politico* che occupa una cella piccola ma con un certo fascino. Al guardiano piace perciò sorvegliare il prigioniero a vista stando con lui nella cella nella speranza che un giorno possa disporre di tutta la cella per suo uso personale. Il prigioniero, oltre che essere privato della libertà, ha sempre il guardiano tra i piedi che lo intimidisce, lo controlla, gli crea difficoltà, gli ruba una parte del rancio, ecc. Col tempo anche la posizione del guardiano si fa scomoda, per esempio nei confronti del direttore del carcere e perchè deve continuamente guardarsi dai cattivi scherzi del prigioniero. Dopo un lunghissimo periodo di riflessione, valutati i pro e i contro, il guardiano decide che è meglio per lui stare all'esterno e sorvegliare il prigioniero attraverso la finestrella della porta. Detto fatto lascia nella cella una sua foto (che il prigioniero immediatamente straccia) e si piazza in corridoio dove la sua presenza impedisce agli altri prigionieri di recarsi in bagno. Il direttore strombazza al mondo credulone che ora "il prigioniero è più libero" sottintendendo però che il prigioniero è pericoloso (prova : ha stracciato la foto del guardiano e lancia degli oggetti dalla finestra) e deve rimanere rinchiuso (fa rinforzare le misure di sicurezza). Per il prigioniero la situazione è solo un po' più confortevole, ma la privativa della libertà con relativa sottomissione al guardiano sono immutate e nel complesso i prigionieri stanno peggio.

Note

(* è in prigione perchè ha protestato quando gli amici del direttore gli hanno confiscato la casa)


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imparalavita@bluemail.ch

(480 diapositive, 1000 foto storiche, 60 mappe, grafici, commenti, ecc.

in italiano, francese, tedesco, inglese, spagnolo)

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