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12/6/2013

In una settimana, 50 palestinesi colpiti dal fuoco israeliano. 1200 ulivi danneggiati dai coloni
Traduzione di Federica Pistono

Ramallah - Quds Press. Dati diffusi dall’Ufficio internazionale che vigila sulle violazioni israeliane al popolo palestinese affermano che 50 cittadini palestinesi sono stati colpiti dal fuoco delle forze di occupazione in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, che i coloni hanno danneggiato un migliaio di ulivi e che le autorità israeliane hanno lasciato senza casa 13 cittadini gerosolimitani in seguito alla demolizione delle loro abitazioni a Gerusalemme Est, la settimana scorsa.

L’Ocha, l’Ufficio di coordinamento degli aiuti umanitari dipendente dalle Nazioni Unite, ha dichiarato, nel suo rapporto settimanale che riguarda il periodo compreso tra il 28 maggio e il 3 giugno scorso, che nel numero dei feriti si trovano 30 minorenni.

Il rapporto registra non meno di 18 aggressioni, che hanno avuto come conseguenza danneggiamenti alle proprietà palestinesi, e un’altra aggressione, che ha portato al ferimento di un palestinese nell’insediamento di Gilo, che sorge nei territori palestinesi a sud di Gerusalemme.

Questi numeri sono suscettibili di un aumento del 50% se confrontati alla media settimanale con cui si sono verificati tali incidenti nel 2013, mentre nessun colono è rimasto ferito durante la settimana.

l rapporto dichiara inoltre che i coloni hanno appiccato il fuoco e abbattuto non meno di 1220 ulivi, bucato i cerchioni di 17 auto a Gerusalemme Est e a Gerico, tracciandovi sopra scritte o incendiandole, così come hanno lasciato scritte ostili ai cristiani, come “pagate il prezzo”,  sulle mura di una chiesa nella Città Vecchia di Gerusalemme e su un gran numero di case e di auto nel paese di Beitillu, a ovest di Ramallah.

Il rapporto aggiunge che le forze di occupazione hanno demolito in questa settimana quattro edifici di proprietà palestinese a Gerusalemme Est e nella Zona C, con il pretesto che i proprietari non disponevano della licenza israeliana di costruzione. Di conseguenza, sono stati trasferiti 13 cittadini palestinesi, tra cui 5 bambini, e sono state distrutte le fonti di sostentamento di 34 palestinesi.

Nella Striscia di Gaza, le forze di occupazione hanno aperto il fuoco sulle coltivazioni palestinesi, provocando i ferimenti durante l’incursione nell’area che si trova nella fascia di 300 metri dallo steccato che separa Israele da Gaza.

Le forze di occupazione hanno compiuto operazioni di rastrellamento nei territori che si trovano a qualche centinaio di metri all’interno della Striscia di Gaza, dove gli israeliani hanno sparato in molti casi contro pescatori palestinesi, allo scopo di costringerli a tornare a riva, con conseguenti danni ad almeno un’imbarcazione.

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