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8 luglio 2013

Papa Francesco a Lampedusa: un gesto epocale

Papa Francesco è salito a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, accompagnato da un corteo di barche di pescatori e ha gettato nel mare di Lampedusa una corona di fiori in ricordo dei migranti morti durante le traversate. Prima di lanciare i fiori il Papa si è raccolto in preghiera.

Secondo Arci, Legambiente e Unione della vela solidale, tra gli organizzatori per l’Italia della campagna Boats4 people che nel luglio 2012 ha attraversato il Mediterraneo dall’Italia alla Tunisia, per riportare l’attenzione sul dramma dei migranti morti a migliaia nel canale di Sicilia «La visita di Papa Francesco oggi a Lampedusa è un gesto di straordinaria sensibilità e importanza, anche per i non credenti».

Le tre associazioni «Esprimono viva soddisfazione per questa visita a Lampedusa e per i significati di cui si carica. Bergoglio con il suo viaggio dà un messaggio di speranza e dignità ai profughi ricorda anche alla politica l’importanza di operare sul terreno della quotidianità e dei bisogni delle persone. Leggiamo in quest’ottica la decisione di avere in prima fila alla messa papale migranti, bambini, e disabili, donne e uomini, e di ammettere in veste ufficiale solo il vescovo, il parroco e Giusi Nicolini, sindaco dell’isola di Lampedusa, che ha ridato visibilità all’umanità e alla capacità di accoglienza degli isolani, mai avversi alla presenza dei migranti, se non in situazioni pre-costruite e di esasperazione. Esprimiamo viva soddisfazione per questa scelta e per i significati di cui si carica, e ci auguriamo che questo gesto serva a ridare umanità alle persone che arrivano nel nostro paese anche agli occhi di chi ha responsabilità di governo; che si faccia presto la scelta di modificare la legislazione in materia rimettendo al centro i principi di uguaglianza, diritti e dignità delle persone; che si produca una riflessione sul diritto d’asilo e sulla necessaria riforma del sistema di accoglienza».

Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, sottolinea: «Siamo davvero felici che Papa Francesco abbia scelto Lampedusa come meta del suo primo viaggio apostolico, il porto d’accoglienza di centinaia di migliaia i migranti negli ultimi anni. E siamo felici che questa visita avvenga proprio quando Lampedusa e Linosa sono amministrate da Giusi Nicolini, ambientalista convinta e attivista di Legambiente, che prima di essere eletta primo cittadino ha combattuto tante battaglie a tutela della legalità  dell’ambiente, della sostenibilità e della bellezza nella sua isola. Lampedusa è l’avamposto d’Europa nel Mediterraneo, troppo spesso abbandonata a se stessa nel soccorrere migranti dall’indifferenza o addirittura dall’ostilità delle politiche nazionali ed europee sull’immigrazione. L’evento epocale che rappresenta il viaggio di Papa Francesco in quest’isola di frontiera è un monito pesante contro l’indifferenza e un tributo all’accoglienza reale che Lampedusa ha offerto a chi attraversa il mare per fuggire dalla guerra e dalla miseria. Papa Francesca comincia dagli ultimi, da coloro “che arrivano dalla fine del mondo” come lui disse di se stesso, e piangerà i morti in mare senza distinzione di fede».

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