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RIA Novosti
October 10 2014

Un leader ceceno minaccia di invadere la Russia

In una conversazione telefonica con il padre, Tarkhan Batirashvili, un comandante dello Stato islamico (IS), noto anche come Omar al-Shishani o Omar il ceceno, ha dichiarato che il gruppo militante ha intenzione di invadere la Russia, lo ha riferito Bloomberg.

Ha detto "non ti preoccupare papà, vengo a casa a farla vedere ai russi” così Bloomberg citando ciò che, Temur Batirashvili, il padre del comandante, avrebbe detto Giovedi.

"Ho molte migliaia al mio seguito, ma quando verrò ne avrò di più. Avremo la nostra vendetta contro la Russia", ha detto Omar al padre ceceno, secondo Bloomberg.

Nel mese di settembre, l’IS ha pubblicato un video che minaccia di includere la Cecenia nel suo autoproclamato califfato islamico.

Alla fine di settembre, Ramzan Kadyrov, leader della Repubblica Cecena ha scritto sul suo account Instagram che la Russia aveva abbastanza potere e i mezzi per impedire ai terroristi di attraversare i suoi confini. "Assumendomi ogni responsabilità, dichiaro che coloro che hanno espresso una minaccia contro la Russia o che hanno fatto il nome del nostro Presidente Vladimir Putin saranno distrutti proprio là dove hanno fatto la loro dichiarazione. Non crediate che aspetteremo che ottengano il volante di un aereo. Andranno li manderemo laddove i loro compagni terroristi stanno marcendo", ha scritto Kadyrov.

Diverse centinaia di persone provenienti da Stati Uniti e Canada, così come circa 500 cittadini britannici si ritiene possano lottare per l’IS. Ci sono anche militanti di altri paesi tra i combattenti di IS.

L’IS, è una milizia settaria, sunnita musulmana, anche conosciuta come lo Stato Islamico dell'Iraq e Grande Siria (ISIS) o lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL). Hanno conquistato gran parte dell'Iraq e della Siria e proclamato un califfato islamico nelle zone sotto il loro controllo. Il rapido progresso nel nord dell'Iraq ha innescato una risposta di Washington, che ha lanciato attacchi aerei contro i ribelli che combattono sul suolo iracheno dal mese di agosto. La campagna militare è stata successivamente estesa alla Siria, con una coalizione internazionale istituita per sconfiggere gli estremisti.

Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, la coalizione comprende attualmente oltre di 60 paesi, tra cui membri della Lega Araba e un certo numero di paesi europei.


RIA Novosti
October 10 2014

Chechen IS Leader Threatens to Invade Russia

In a telephone conversation with his father, an Islamic State (IS) commander, Tarkhan Batirashvili, also known as Omar al-Shishani or Omar the Chechen, stated that the militant group plans to invade Russia, Bloomberg reported.

"He said "don't worry dad, I'll come home and show the Russians,'" Bloomberg quoted Temur Batirashvili, the father of the IS commander, as saying Thursday.

"I have many thousands following me now and I'll get more. We'll have our revenge against Russia," Omar the Chechen told his father, according to Bloomberg.

In September, the IS issued a video threatening to include Chechnya into its self-proclaimed Islamic caliphate.

In late September, Chechen Republic head Ramzan Kadyrov wrote on his Instagram account that Russia had enough power and the means to stop terrorists from crossing its borders. "Taking all responsibility, I declare that those who have voiced a threat against Russia or who have mentioned the name of our President Vladimir Putin will be destroyed right where they made their statement. We will not wait for them to get behind the steering wheel of a plane. They will go where his fellow terrorists are rotting," Kadyrov wrote.

Several hundred individuals from the United States and Canada, as well as about 500 Britons are believed to be fighting for the IS. There are also militants from other countries among IS fighters.

The IS, a sectarian Sunni Muslim militia, is also known as the Islamic State of Iraq and Greater Syria (ISIS) or the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL). It seized large parts of Iraq and Syria and proclaimed an Islamic caliphate on the areas under its control. Its rapid advance in northern Iraq triggered a response from Washington, which launched airstrikes against the insurgents fighting on the Iraqi soil in August. The military campaign was subsequently extended to Syria, with an international coalition set up to defeat the extremists.

According to the US State Department, the coalition currently comprises more than 60 countries, including Arab League members and a number of European countries.

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