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27 mag, 2014

Nell’Ucraina dell’est non si capisce più nulla

Cifre di morti date a caso, o per propaganda, scontri armati che si ripetono, l'aeroporto di Donetsk che passa di mano di ora in ora, senza capire a chi, ribelli in arrivo per dar man forte ai filorussi: il caos è totale

Questa mattina avevamo dato l’aggiornamento della giornata di ieri e della notte trascorsa a Donetsk, una delle città dell’est del paese che si sono autoproclamate Repubbliche. Si parlava di 200 morti ma era una notizia di carattere propagandistico.

Oggi la situazione rimane confusa nella città, dove sarebbero in arrivo ed in soccorso delle milizie filorusse, altri soldati da Lugansk, altra autoproclamata Repubblica. L’aeroporto di Donetsk è di nuovo “pienamente controllato” dalle forze armate di Kiev. Lo sostiene il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov. Non è però chiaro chi controlli lo scalo e si sentono ancora spari ed esplosioni. Le compagnie aeree internazionali hanno confermato che i voli nell’aeroporto di Donetsk sono stati cancellati anche oggi.

Ed a proposito di vittime, alcune fonti sanitarie della città di Donetsk parlano di 30 morti, precisando che i cadaveri si trovano all’obitorio. Nella notte l’agenzia russa Itar-Tass ha riferito di “almeno 24 uccisi” in un attacco a un camion che trasportava miliziani separatisti feriti a Donetsk e questa mattina la stessa agenzia dice che la cifra delle vittime potrebbe addirittura raggiungere quota 100. Il governatore dell’autoproclamata Repubblica popolare, Pavel Gubarev, afferma invece che i morti sono 35.

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