Fonte: Zerohedge
http://www.controinformazione.info
28 Ott 2014

La Polonia sposta migliaia di soldati sul fronte orientale
di Tyler Durden
Traduzione: Anacronista

Oggi la Polonia ha annunciato che sposterà migliaia di soldati verso i confini orientali, ovvero l’Ucraina, in quello che Associated Press ha definito “un ri-allineamento storico della struttura militare costruita durante la guerra fredda”.

Perché la Polonia, membro della NATO, sta facendo qualcosa che chiaramente manderà solo segnali di antagonismo a Putin, il quale in passato ha affermato che ogni espansione della NATO attraverso il corridoio polacco sarà affrontata con una risposta appropriata? 
Prevedibilmente, il ministro della difesa Tomasz Siemoniak ha affermato che le truppe servono all’est a causa del conflitto nella confinante Ucraina. “La situazione geopolitica è cambiata, abbiamo la più grande crisi di sicurezza dai tempi della guerra fredda e dobbiamo trarne delle conclusioni”, ha dichiarato Siemoniak.

Se davvero la Polonia attuerà questo spostamento dell’esercito, sarà il segnale più serio sviluppatosi finora dalla guerra civile ucraina, perché per la prima volta ci sarà qualcosa di più della mera retorica e delle vuote minacce: stavolta un membro NATO sposterà strategicamente, non tatticamente, il suo obiettivo militare, tanto che il Cremlino non avrà altra scelta che considerare la mossa come una minaccia e dovrà a sua volta rispondere in modo adeguato.

Il ministro della difesa polacco ha aggiunto che almeno tre basi militari nell’est vedranno la loro popolazione aumentare dall’attuale 30% della capacità totale a quasi il 90% entro il 2017, e che vi verranno anche trasferite attrezzature militari. Ha affermato che non si tratta di una “mossa nervosa o estremista”, ma che, a causa di questa “situazione di minaccia, vorrebbero che le unità nella Polonia dell’est fossero più efficienti.”

Nonostante la Polonia abbia aderito alla NATO nel 1999, la maggior parte del suo esercito di 120.000 uomini è ancora basato lungo il confine occidentale del paese, come eredità del suo precedente status di membro del blocco sovietico. Le unità dell’est, come quella di difesa aerea a Siedlce, hanno solo il 30% del personale, in linea con un piano che prevede il 100% delle truppe “solo in caso di guerra”.

Ricordiamo che a dicembre 2013, quando la Russia pensò che la NATO e la Polonia si stessero estendendo un po’ troppo vicino ai suoi confini, essa schierò i missili tattici a capacità nucleare Iskander lungo il confine polacco, mettendo in pratica quanto aveva minacciato nell’aprile del 2012, quando aveva ammonito che avrebbe schierato missili capaci di colpire i sistemi statunitensi di difesa missilistica in Polonia.

Del resto già Dmitry Medvedev, ex presidente della Russia, nel suo primo discorso presidenziale al popolo nel 2008 aveva dichiarato: “La Russia schiererà i sistemi missilistici Iskander nella sua enclave di Kaliningrado, per neutralizzare, se necessario, lo scudo anti-missili balistici in Europa.” [...]
Prevediamo che la risposta russa questa volta sarà all’incirca come menzionato sopra.

top