Global Research
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11 novembre 2014

Trascrizione del discorso del Presidente della Russia Vladimir Putin alla riunione dei CEO al vertice dell’APEC

Traduzione di Alessandro Lattanzio

Signore e signori,
Il vertice dei CEO dell’APEC è tradizionalmente considerato uno dei forum più rappresentativi per le ampie discussioni su questioni economiche. Sono lieto di avere l’opportunità di parlare su un argomento di grande importanza per noi, lo sviluppo della cooperazione della Russia con la regione Asia-Pacifico. Il XXI secolo è già stato chiamato ‘il secolo del Pacifico’. Nell’ambito della regione Asia-Pacifico, la Russia deve sfruttare i vantaggi competitivi offerti dalla rapida crescita economica, tecnologica e innovativa idi questo centro. A sua volta, regioni russe come Siberia ed Estremo Oriente offrono possibilità uniche ai Paesi di questa vasta regione per svilupparne e sfruttarne efficacemente le opportunità e rafforzare ulteriormente il proprio potenziale. La cooperazione con la regione Asia-Pacifico è una delle priorità strategiche della Russia. Lo spirito costruttivo generale che caratterizza le nostre relazioni con la maggior parte dei Paesi della regione è molto importante. Apprezziamo molto questo spirito e faremo tutto il possibile per sviluppare la cooperazione bilaterale e multilaterale su una vasta gamma di settori. Molti Paesi della regione Asia-Pacifico offrono esempi di riuscite strade da seguire nello sviluppo delle capacità competitive. Hanno assunto un ruolo guida nei settori dell’innovazione e dispongono di notevoli risorse finanziarie e d’investimento. Anche di fronte alle tendenze negative mondiali degli ultimi anni, hanno mantenuto un buon ritmo e sofferto solo un leggero rallentamento della crescita. Allo stesso tempo, al fine di non essere trascinati in un rallentamento prolungato, i Paesi della regione dovranno adottare significative riforme strutturali. Non è un caso che i nostri amici cinesi, per esempio, hanno fatto di questo tema una delle priorità della presidenza APEC. La Russia non fa eccezione. La strutturale trasformazione economica è una delle nostre priorità. Il commercio con i Paesi della regione Asia-Pacifico rappresenta più di un quarto del totale degli scambi della Russia di oggi. Vogliamo aumentare questa percentuale al 40 per cento e prendiamo misure concrete per ampliare la geografia delle nostre esportazioni e aumentare la quota di materie non-prime e beni ad alta tecnologia. In Estremo Oriente abbiamo in programma di creare una rete di zone in rapida crescita che offrano incentivi fiscali e semplificazione delle procedure amministrative. Il piano è che le aziende di qui si concentrino sulle esportazioni di di materie non-prime, soprattutto nella regione Asia-Pacifico.
Signore e signori, colgo l’occasione per invitarvi a fare uso della possibilità di apertura per organizzare operazioni di produzione nell’Estremo Oriente della Russia. Permettetemi di dire ancora una volta che siamo pronti ad offrirgli migliori e più competitive condizioni per il vostro lavoro. Gli investimenti diretti esteri provenienti dai Paesi della regione Asia-Pacifico per l’economia russa sono raddoppiati dal 2009 e ora arrivano a quasi 10 miliardi di dollari. Gli investimenti russi nei Paesi della regione Asia-Pacifico sono più modesti arrivando a poco più di 1 miliardo di dollari alla fine dello scorso anno. Lavoreremo attivamente per correggere tale squilibrio. Ci auguriamo in particolare che l’istituzione del Centro di coordinamento nazionale per sviluppare le relazioni economiche con i Paesi della regione Asia-Pacifico consenta di avviare nuovi progetti con il coinvolgimento della Russia. La Repubblica popolare cinese è uno dei nostri principali partner regionali. Faremo un maggior uso delle transazioni nelle nostre monete nazionali nel commercio con la Cina. Già avanziamo le nostre prime offerte in rubli e yuan. Permettetemi di dire che siamo pronti ad estendere tali possibilità agli scambi nel settore energetico. I nostri esperti studiano queste opzioni. Una commissione intergovernativa russo-cinese sulla cooperazione degli investimenti è anche al lavoro. Il suo compito principale è promuovere progetti d’investimento in settori diversi da quello dell’energia, sulla base della cooperazione reciprocamente vantaggiosa. Abbiamo in programma l’utilizzo di formati simili per sviluppare il dialogo e la cooperazione negli investimenti con altri partner. L’integrazione economica chiaramente è in primo piano nell’ordine del giorno attuale dell’APEC. Crediamo che risultato importante della presidenza cinese sia stato l’accordo sulle misure concrete per la creazione di una futura zona di libero scambio nell’Asia-Pacifico. Tale piano deve tener conto degli interessi di tutti i futuri partecipanti, delle caratteristiche uniche delle nostre economie e delle notevoli differenze del nostro sviluppo. Naturalmente, la futura zona di libero scambio dell’Asia-Pacifico dovrà collaborare con le altre grandi associazioni economiche regionali. Mi permetto di ricordare a tal proposito che l’Unione economica eurasiatica inizierà ad operare il 1° gennaio 2015, riunendo Russia, Bielorussia, Kazakistan e Armenia in via di adesione. Ciò crea un nuovo grande mercato regionale costruito su principi dell’OMC, offrendo libera circolazione a capitali, beni, servizi lavoro e grandi opportunità per il coordinamento e scambio di tecnologia ed investimenti. Uno degli obiettivi strategici dell’Unione Economica Eurasiatica è partecipare ai processi d’integrazione nella regione Asia-Pacifico. Sono sicuro che ciò apra prospettive interessanti a molti dei nostri colleghi della regione. L’Unione ha già avviato colloqui su una zona di libero scambio con il Vietnam ed è aperta al dialogo sostanziale con altri Paesi della regione.
Signore e signori, la maggiori aziende della regione sono presenti al vertice di oggi. Alcuni di voi sono già presenti in Russia e alcuni ne studiano la possibilità. Permettetemi quindi di svolgervi in dettaglio alcune questioni che sono di solito sono ai vertici dei pensieri degli investitori. Vorrei sottolineare che i nostri obiettivi di sviluppo a lungo termine rimangono invariati. La Russia mantiene la sua stabilità macroeconomica considerando ciò uno dei nostri maggiori successi. Noi continueremo a valorizzarlo e seguiremo una politica di bilancio attenta. Non abbiamo intenzione di aumentare il nostro debito sovrano. Vogliamo mantenere questo debito a livello di sicurezza e controllabile a meno del 15 per cento del PIL. Siamo consapevoli che la nostra moneta nazionale, il rublo, subisce notevoli fluttuazioni oggi e lavoriamo con le nostre autorità finanziarie per prendere le misure necessarie. La nostra Banca centrale continua la sua politica incentrata sull’inflazione e non la cambierà. Vorrei aggiungere che la nostra Banca centrale lavora attivamente anche per ripulire i bilanci delle banche. Qualcosa che da tempo andava fatto. Penso che gli investitori non avranno difficoltà a capire la necessità di adottare tali misure per ripulire il sistema creditizio e finanziario in generale. Ciò che è importante, è che i nostri indicatori di base, come oro, riserve din valuta e bilancia dei pagamenti siano sempre a buon punto. Ciò ci rende possibile controllare la situazione senza dover ricorrere a misure straordinarie. Permettetemi di dire ancora una volta che non abbiamo alcuna intenzione d’introdurre controlli sui capitali. Diamo grande importanza allo sviluppo di un ambiente favorevole alle imprese e alla diffusione delle migliori pratiche nel lavoro con gli investitori, a livello regionale e amministrativo. La cosa principale è che imprenditori ed investitori, compresi i nostri amici stranieri, notano questi positivi cambiamenti. Gli esperti internazionali hanno riconosciuto i nostri sforzi. La Russia è avanzata di due volte nella famosa classifica Doing Business dal 2010. Per attirare investitori, ridurre rischi e co-finanziamento dei progetti, useremo istituti di sviluppo e anche parte delle riserve accumulate nei nostri fondi sovrani: le risorse del Fondo federale per il benessere nazionale e altre risorse. Migliorerà l’accesso al credito. Stiamo completando il lavoro su un meccanismo di project financing e abbiamo intenzione di sostenere grandi progetti a lungo termine. A partire dal prossimo anno, una nuova organizzazione, il Fondo di sviluppo industriale, avrà la responsabilità del finanziamento bancario delle imprese. Abbiamo programmato d’investire ingenti risorse nella modernizzazione delle ferrovie Bajkal-Amur e Trans-Siberiana e come porle alla base del ponte transcontinentale tra Asia ed Europa. La ricostruzione di queste ferrovie è legata allo sviluppo delle infrastrutture portuali in Estremo Oriente, all’introduzione di un sistema di gestione del traffico ferroviario basato sulla più recente tecnologia utilizzata da GLONASS, il sistema di navigazione globale della Russia e la creazione dei cosiddetti porti terrestri, trasporti e centri logistici. Tutto questo permetterà di accelerare notevolmente il traffico delle merci. Vorrei aggiungere anche che stiamo attivamente lavorando allo sviluppo delle infrastrutture della rotta marittima settentrionale. Diventerà un corridoio dei trasporti moderno, sicuro ed economicamente competitivo, con particolare attenzione alle merci provenienti dai paesi della regione Asia-Pacifico. Offriamo anche la nostra cooperazione nello sviluppo delle infrastrutture energetiche e delle telecomunicazioni. Si tratta di settori prioritari per l’intera regione Asia-Pacifico di oggi. Amici e colleghi, unendo i nostri sforzi e capacità potremmo ottenere benefici per tutti. La Russia s’illustra come esempio di apertura agli investimenti nel cruciale settore energetico. Mi permetto di ricordare a tal proposito i grandi progetti petrogasiferi di Sakhalin (il Giappone ha una quota del 30 per cento nel progetto Sakhalin-1 e una di oltre il 22 per cento nel progetto Sakhalin-2, per esempio) ed i nostri accordi con la Cina nella realizzazione di infrastrutture per le forniture di gas naturale. Esaminiamo anche le possibilità per i nostri partner cinesi di acquisire partecipazioni in alcuni dei nostri maggiori impianti di produzione.
Signore e signori, la posizione della Russia in Eurasia ne determina il ruolo d’importante fattore nell’avvicinare le civiltà occidentale e orientale, e pertanto vogliamo rafforzare le nostre relazioni con tutti i Paesi della regione Asia-Pacifico e svolgere un ruolo attivo nella costruzione di un sistema di libero scambio e cooperazione economica e di investimenti. Siamo aperti a dialogo, discussione e lavoro pratico. Siamo pronti a seguire programmi comuni nella regione Asia-Pacifico e siamo sinceramente interessati a vedere uomini d’affari di questa regione venire in Russia e avervi successo. Abbiamo enormi opportunità, veramente inesauribili per una collaborazione.
In conclusione, mi si permetta, signore e signori, d’invitarvi al prossimo Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, che si terrà il prossimo anno, il 18-20 giugno. Spero che continueremo il dialogo costruttivo su tutte le questioni d’interesse comune e che si apra la via a nuovi e interessanti grandi progetti.
Grazie per l’attenzione.

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