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apr 29th, 2014

Cede il “fronte russo”: Shoigu richiama le truppe al confine
di Guido Keller

Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ha ribadito oggi in un colloquio telefonico con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Chuck Hagel, che “la Russia non ha alcuna intenzione di invadere l’Ucraina” e, a riprova di quanto affermato, ha disposto il rientro delle truppe dislocate lungo i confini. Giusto per salvare la faccia, Shoigu ha poi comunicato che “La Russia è stata costretta ad effettuare delle manovre su grande scala alla frontiera ucraina data la prospettiva di un’azione militare (ucraina) contro la popolazione civile, ma dal momento che le autorità ucraine hanno dichiarato di non voler utilizzare le truppe regolari contro la popolazione disarmata, le forze russe sono rientrate nelle caserme”.
Il problema rimane comunque l’interferenza, tanto che Kerry ha nuovamente chiesto a Mosca di “mettere fine all’influenza destabilizzante sull’Ucraina” e di trovare una strada “responsabile” per porre fine alla crisi, come dagli accordi di Ginevra del 17 aprile scorso.
Quanto sta accadendo dimostrerebbe un cambio di direzione della Russia, la quale si accontenterebbe di aver messo le mani sulla Crimea in cambio dei molti debiti che Kiev ha con le banche russe e con la Gazprom, quale risarcimento per non aver aderito all’Unione doganale ideata da Vladimir Putin e per la perdita del Kosovo da parte dell’alleata Serbia.
La situazione permane comunque tesa nelle regioni orientali dell’Ucraina: militanti filo-russi armati di manganelli e di coltelli hanno attaccato una manifestazione di sostenitori di Kiev a Donetsk, ed hanno lanciato pietre e granate stordenti sui manifestanti. Diversi i feriti. Da quanto si è appreso, sette giovani sono stati sequestrati dai filo-russi quali ostaggi.

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