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25 giu, 2014

Segnali contrastanti intorno all’Ucraina

Sul campo, nella zona est del paese si continua a combattere. Le diplomazie fanno i loro passi ma non si capisce cosa stia accadendo con la Russia che dice che sta allentando la presa e la Nato che non gli crede

Le commissioni Affari costituzionali, Esteri, Difesa e Sicurezza del Consiglio della Federazione, la Camera alta del parlamento russo, hanno raccomandato all’unanimità ai senatori di abrogare la risoluzione che dà al presidente Vladimir Putin il via libera per il ricorso alla forza in Ucraina. A renderlo noto è una fonte presente alla riunione a porte chiuse che si svolge al Consiglio, citata dall’Itar-Tass. La decisione – considerata un passo del Cremlino in direzione di una de-escalation in Ucraina – verrà discussa nel corso di una sessione plenaria in programma per oggi alla Camera alta del parlamento a Mosca.

La situazione sul terreno nella parte est dell’Ucraina intanto rischia di tornare a degenerare dopo l’abbattimento di un elicottero ucraino e la morte di undici militari, attacco a seguito del quale il presidente ucraino ha fatto riferimento alla possibilità di una sospensione unilaterale del cessate il fuoco.

Il piano di pace del presidente Poroshenko è «molto buono e saggio» e «mentre accogliamo le parole della Russia, non abbiamo ancora visto azioni per rispettarlo» ed «in loro assenza, la possibilità che la Ue prenda sanzioni più dure diventa più forte». Lo dice il ministro degli esteri britannico, William Hague, ricordando che il Consiglio esteri della Ue ne ha parlato lunedì a Lussemburgo e «sarebbe un grave errore sottostimarlo”

«Non c’è nessun segno che la Russia rispetta i suoi impegni internazionali». Lo ha detto questa mattina il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, arrivando al quartier generale dell’Alleanza, annunciando che dopo «la sospensione della cooperazione pratica» oggi «rivedremo i rapporti con la Russia».

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