La Voce della Russia
12 maggio 2014, 19:39

Odissea ucraina di “accademici” americani
di Igor Siletskij

Secondo il tedesco Bild am Sonntag, all’operazione punitiva a Slavyansk partecipano dei mercenari di Academi americana. Come è noto, questa compagnia militare privata prende l’incarico soltanto se il contratto viene approvato dal Dipartimento di Stato e dalla CIA.

Il quotidiano tedesco riferisce che la presenza dei mercenari nel Sud’Est dell’Ucraina è stata confermata dall’agenzia di intelligence tedesca BND.

I mercenari di Academi sono degli ex militari che per soldi svolgono missioni in “punti caldi”. Hanno partecipato ai combattimenti in Iraq e Afghanistan, solo che allora la società si chiamava Blackwater. Le autoritaà dell’Iraq hanno intentato una causa contro la società presso il tribunale americano dopo che i suoi mercenari hanno ucciso 17 civili. Sebbene ciò non fosse l’unico scandalo a suo carico, la società semplicemente cambiato nome e ora si chiama Academi. Secondo i mass media, quelli che partecipano adesso alla rappresaglia contro i sostenitori della federalizzazione nel Sud-Est dell’Ucraina sono i mercenari di questa compagnia americana. La stampa non comunica chi sia il committente in questo caso, ma si sa che di solito gli “accademici” prendono contratti dal Dipartimento di Stato o dalla CIA.

Ancora in aprile il ministero degli Esteri della Russia aveva dichiarato che all’operazione punitiva contro i filorussi dell’Est dell’Ucraina partecipavano “circa 150 specialisti americani”. Quella volta però si trattava della compagnia Greystone, inizialmente anch’essa creata come una divisione di Blackwater, ma più tardi registrata come società autonoma. I suoi rappresentanti naturalmente negano i “contratti ucraini”, lo stesso fa anche la compagnia Academi. Tuttavia i nomi non contano, perchè ormai è impossibile nascondere la presenza dei mercenari in Ucraina, dice il vice presidente del Centro di simulazione dello sviluppo strategico Grigory Trofimchuk.

Tutti vedevano in che condizioni erano la polizia e l’esercito di Kiev. Poi le cose cambiano all’improvviso e nessuno ride più dei ranci che l’America ha mandato al governo di Yatseniuk. È a questo punto che entrano in azione i reparti “Yaguar” (Giaguaro). In parte questi reparti erano composti di cittadini ucraini, ma in essi erano infiltrati anche degli uomini delle compagnie militari occidentali. Si parla di compagnie diverse, compresa la stessa Blackwater. Possiamo solo constatare che il modo in cui operano le strutture armate conferma il coinvolgimento delle compagnie occidentali. Il problema è quando e in che misura cambierà il grado del loro coinvolgimento.

Naturalmente Washington non ammetterà mai ufficialmente di aver mandato dei mercenari in Ucraina. Anzi, per ora riesce a camuffare la sua presenza. Il motivo della riluttanza a esporsi è ovvio, crede l’esperto Aleksandr Gushchin.

Se i miliziani riescono a catturare dei mercenari, la Russia avrà un argomento molto serio, perché in tal caso gli americani dimostrerebbero di essere parte del conflitto. In tal caso sicuramente direbbero che non c’è nessun coinvolgimento ufficiale, che si tratta di mercenari privati di una compagnia non controllata dallo Stato. Tuttavia, conoscendo la reputazione di questa compagnia, ciò sarebbe una nuova prova del coinvolgimento diretto degli americani.

L’UE, come vediamo, è al corrente della presenza dei mercenari americani in Ucraina. La BND tedesca ne ha informato il governo di Berlino il 29 aprile, ma ancora prima i media europei riferivano che gli USA si erano rifiutati di evacuare dall’Ucraina i corpi di 13 agenti della CIA che si trovavano a bordo dell’elicottero abbattuto dai miliziani di Slavyansk.

Che ci fossero dei mercenari questo gli abitanti del Sud-Est lo sapevano già da tempo. Le voci che si sentono nelle intercettazioni parlavano non solo in inglese, ma anche in italiano e in altre lingue europee. A proposito, il fatto che Academi sia una compagnia americana non significa che nelle sue file ci sono soltanto dei cittadini statunitensi. I mercenari vengono arruolati in tutto il mondo, compesa la stessa Ucraina. Per i datori di lavoro le convinzioni ideologiche e la religione dei candidati non hanno alcuna importanza. Lo dimostrano bene i mercenari che si trovano a Kiev al comando delle operazioni e mandano i neonazisti di “Settore destro” a “ripulire” le regioni dell’Est sotto il comando dei colleghi americani.

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