Ilfattoquotidiano – 22 feb 2014 - All’indomani dell’accordo raggiunto tra le opposizioni e Viktor Yanukovich, rimane alta la tensione in Ucraina: i ministri sono “spariti”, il presidente è volato vicino al confine russo e i dimostranti anti-governativi hanno fatto irruzione nella residenza presidenziale. E dopo tre anni di carcere la pasionaria della Rivoluzione arancione Yulia Timoshenko ha lasciato il carcere di Kharkiv e si è diretta verso l’aeroporto. E’ diretta a Kiev, dove si unirà ai manifestanti. ”La dittatura è caduta”, ha detto una volta uscita e le sue parole sono state postate sul sito internet del suo partito.

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Sabato 22 Febbraio 2014

Ucraina, Ianukovich destituito: «E' golpe». Il Parlamento libera la Yulia Timoshenko

Il presidente ucraino Viktor Ianukovich è stato accusato dal Parlamento di aver violato i diritti dell'uomo e di conseguenza è stato destituito dall'incarico di capo di Stato. 
L'ex leader già da stamattina era dato in fuga dalla capitale per stabilirsi nell'Est dell'Ucraina. Da una localita non precisata ha pronunciato un discorso dalle reti di una tv locale in cui lamenta che in questo momento è in atto un golpe nel Paese: «Dei banditi stanno facendo un colpo di stato ma io non mi dimetto», ha dichiarato dalla frequenze dell'emittente Ubr. «Le decisioni adottate dal Parlamento ucraino oggi sono illegittime - ha poi precisato - La situazione in Ucraina è come quella in Germania nel 1933 quando i nazisti arrivarono al potere»



Il Parlamento del Paese durante l'assenza di Ianukovich ha votato una serie di provvedimenti culminati con la sua destituzione, ha deciso di fissare al 25 maggio le elezioni presidenziali anticipate, e ha dato il via alla liberazione di Yulia Timoshenko, la leader della rivoluzione arancione nemica di Ianukovich, che secondo alcune indiscrezioni, starebbe per raggiungere la Capitale per unirsi alla folla.

Le votazioni hanno preso il via dopo che l'ex numero uno dei servizi segreti Oleksandr Turcinov, è stato eletto presidente del parlamento stamattina, oltre ad essere eletto premier ad interim. Turicinov ha sostituito Volodimir Ribak, un fedelissimo del presidente Viktor Ianukovich. Un altro politico vicino alla Rivoluzione arancione, Arsen Avakov, è invece stato eletto nuovo ministro dell'Interno ad interim.

A quanto riferiscono i media dell'opposizione, i dimostranti anti-governativi hanno fatto irruzione nella residenza presidenziale. I manifestanti hanno anche preso il controllo del palazzo presidenziale, secondo i cronisti sul posto.



La residenza di Ianukovich si trova a circa 20 chilometri da Kiev, lungo le rive del Dnipro, nel parco Mezhighiria, dove un tempo c'era anche una residenza governativa per la nomenklatura comunista. Ha colonne di marmo, un enorme parco di 140 ettari, un campo da golf, un eliporto e un allevamento di struzzi. Stando ai detrattori, Ianukovich avrebbe privatizzato una casa all'interno del parco e poi, attraverso una serie di atti governativi, avrebbe affittato l'intero parco a due aziende, che hanno demolito gli edifici sovietici per costruirne di nuovi. Dietro queste aziende ci sarebbe lo stesso Ianukovich. 



La Russia accusa l'opposizione in Ucraina di non aver rispettato gli impegni presi e sollecita Francia, Germania e Polonia, i cui ministri degli Esteri hanno mediato l'accordo firmato ieri a Kiev, a esercitare pressioni affinché l'intesa sia rispettata. Lo ha dichiarato il ministro degli esteri Sergei Lavrov, citato dall'agenzia di stampa Interfax, primo esponente di spicco della leadership russa a esprimersi dopo la rinuncia ieri dell'inviato di Putin a Kiev Vladimir Lukin, che non ha firmato l'accordo e denunciato «problemi ancora aperti».

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