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25/02/2014

Ucraina: golpe, nuovo ordine e tendenze in formazione
di Pavel Dmitrev
Traduzione di Alessandro Lattanzio

Colpo di Stato in Ucraina. La Verkhovna Rada dell’Ucraina (Parlamento ucraino) ha votato per elezioni presidenziali anticipate il 25 maggio, violando Costituzione ed ordine costituito. L’ex presidente, fuggito da Kiev dopo aver tradito elettori, partito, tutori della legge e dell’ordine e il popolo. Kiev e la parte più grande dell’Ucraina, comprese le regioni di Volyn e Galizia, sono sotto il controllo dei ribelli. La parte sud-orientale dell’Ucraina e la Repubblica di Crimea, esclusa la regione di Dnepropetrovsk, sono ancora fedeli alla Costituzione e hanno rifiutato di riconoscere il nuovo regime. Al che, non è chiaro per quanto i poteri locali nel sud-est del Paese manterranno la situazione sotto controllo…
A Kharkov (o Kharkiv) si è svolto il vertice dei governatori locali, il 22 febbraio, il cui documento finale dichiara vagamente fedeltà alla Costituzione e rifiuta il riconoscimento dei ribelli… I consigli regionali sono le sole strutture di potere, nella parte sud-orientale dell’Ucraina, incondizionatamente riconosciute dalla popolazione locale che hanno autorità sui territori. I destini di coloro che contrastano il colpo di Stato dipendono da quanto decisi e risoluti saranno i poteri locali. Queste sono le strutture che possono organizzare la popolazione e la milizia nel mantenere l’ordine e impedire tentativi di occupare gli edifici amministrativi locali. Finora, la situazione nel sud-est è sotto il controllo dei poteri locali. Formazioni di autodifesa antifasciste vengono attivamente formate a Donetsk, Kharkov e Lugansk, la popolazione è decisa a resistere. E’ relativamente calma la Repubblica autonoma di Crimea. I poteri legali sono decisi a respingere con la forza l’aggressione dei banditi di Bandera che si attivano nel Paese come la metastasi del cancro. La principale forza motrice del colpo di Stato non sono i partiti d’opposizione rappresentanti in parlamento (Udar, Batkivshyna), ma piuttosto i neo-nazisti di Galizia, Kiev e parti centrali del Paese. Ben organizzati, hanno compiuto il loro sporco lavoro per le strade e sulle barricate mentre l’opposizione ne ha sfruttato i risultati a proprio vantaggio. Ora tali elementi radical-nazionalisti sono fortemente convinti di avere rappresentanza nel nuovo governo. Anche se finora non è stato considerato un inserimento dei banderisti nel Ministero degli Interni, il ministro A. Avakov ha detto che le forze di polizia manterranno l’ordine insieme a Pravý Sektor e unità di autodifesa di Maidan. E’ facile capire che l’obiettivo del movimento banderista è la “rivoluzione nazionale”, cioè la “dittatura rivoluzionaria” e il terrore contro i dissidenti. Pravý Sektor è pronto a promuovere gli obiettivi del colpo di Stato molto più di quanto le forze parlamentari dell’opposizione moderata possano trovare utile. Il capo dei neofascisti di Maidan ha emanato un’istruzione dalla sede di Pravý Sektor, affermando che il Partito delle Regioni e il Partito Comunista di Ucraina sono organizzazioni criminali e le loro attività devono essere interrotte. L’obiettivo immediato dei neo-nazisti è occupare il parlamento, se non ci saranno le elezioni anticipate che chiede.
Una parte della popolazione li sostiene, e c’è qualche influente supporto ideologico fascista sulla politica ucraina. I sanguinari neo-nazisti e i loro sponsor occidentali sono responsabili di pogrom contro il Partito delle Regioni e il Partito Comunista, percosse e torture di prigionieri, assassinio di poliziotti e soldati disarmati di Berkut. Il divario tra i nazisti di Maidan, da un lato, e i partiti Udar e Batkivshyna dall’altra sia amplia. C’è anche un divario tra i nazisti e il partito Svoboda che fa del suo meglio per apparire rispettabile agli occhi dell’Europa. Il problema principale dell’opposizione è trovare un modo per sciogliere i militanti e disarmarli senza l’uso della forza. Svoboda ha già dichiarato che non sosterrà Julija Timoshenko quale candidata a primo ministro. Forse per questo Timoshenko ha rifiutato di concorrere alla carica, come è stato formalmente dichiarato. Dopo l’avvio del colpo di Stato, l’occidente ha privato l’Ucraina della sovranità. Il Paese è eterodiretto. Washington e Bruxelles si sono consultate prima di prendere qualsiasi decisione. Prima di tutto vi è la questione dell’accordo di associazione con l’Unione europea. Vale la pena notare che Karel de Gucht, commissario europeo per il Commercio, ha confermato la disponibilità dell’UE a concludere l’accordo di associazione con l’Ucraina. Ritiene che l’accordo sarà firmato, ma s’è rifiutato d’indicare una data. Secondo lui, il problema potrà essere considerata dopo la formazione del governo e la restaurazione di una democrazia sicura e stabile. Washington deve usare i nazisti come leva sui poteri di Kiev, se necessario. La comunità mondiale deve pienamente rendersi conto che i neo-nazi ucraini sono uno strumento della politica estera degli Stati Uniti. Inoltre, l’occidente e la sua opposizione affronteranno seri problemi dopo la vittoria di Pirro. Il Paese è sull’orlo del default.  Qualsiasi tentativo di correggere la situazione ridurrà i crediti e imporrà l’associazione forzata con l’UE.
L’occidente comprende che lo svolgersi degli eventi mette in pericolo il regime fantoccio di Kiev. Vale la pena notare che il 22 febbraio l’occidente ha iniziato a parlare di aiuti economici da concedere all’Ucraina. Il pacchetto di aiuti del Fondo monetario internazionale viene quasi imposto al nuovo regime. L’ambasciatore statunitense Geoffrey Pyatt ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a fare avere all’Ucraina gli aiuti del Fondo Monetario Internazionale. Secondo lui, una stretta e fruttuosa cooperazione dell’Ucraina con il FMI è estremamente importante. Il ministro degli Esteri inglese William Hague ha detto, a sua volta, che la comunità internazionale dovrebbe aiutare l’Ucraina a trovare la via a uno sviluppo stabile, discutendo della concessione di aiuti finanziari al Paese con il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski. I funzionari hanno convenuto che l’Ucraina ha urgente bisogno di aiuti sostanziali per stabilizzare la situazione. Probabilmente gli sforzi dell’occidente nell’affrontare il problema senza la Russia, saranno inutili. Il socialdemocratico tedesco Gernot Erler, Coordinatore per la Cooperazione Interaziendale tedesca-russa, ha invitato l’Unione europea ad inviare con urgenza aiuti economici all’Ucraina per evitarne il collasso, sottolineando l’importanza di far aderire il Fondo Monetario Internazionale al processo. Karl-Georg Wellman, membro del parlamento tedesco, ha fatto una proposta inaspettata, affermando che da sole le sanzioni e la destituzione del presidente non bastano. Ma che un concetto politico ed economico è necessario per affrontare la questione Ucraina. Ma anche ciò non aiuterà. Non esiste una soluzione a lungo termine senza la Russia.
Senza dubbio, la Russia deve ancora dire la sua. La motivazione principale delle sue azioni sarà il desiderio di aiutare il popolo fratello ad affrontare i disagi causati da avventurieri e politici incompetenti.

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