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09 mar, 2014

Crimea: cosa è successo domenica

Nessun colpo da fuoco ancora, ma la giornata ha vissuto qualche momento di tensione ancora. Mitigata dalle dichiarazioni che Putin ha fatto alla Merkel ed a Cameron

I posti di confine occupati da militari senza contrassegni ma chiaramente russi, le caserme ucraine in Crimea assediate, gli scontri tra filo ed anti russi a Sebastopoli. Questa è parte della cronaca di un’ennesima giornata di tensione passata tra Mosca l’Ucraina e la Crimea. Tanti si affannano a dire che l’escalation prima poi scoppierà in una guerra ma per ora non se ne parla anche perché – come abbiamo evidenziato nel post di questa mattina, non conviene a nessuno.

Poi accade che il presidente russo, Vladimir Putin, esprima l«’interesse comune» anche della Russia, per una de-escalation delle tensioni ed una normalizzazione rapida della situazione in Ucraina. La posizione di Putin è venuta fuori nei colloqui telefonici con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il premier britannico David Cameron. Lo rende noto il Cremlino, precisando che il presidente russo ha spiegato ai suoi interlocutori che i passi adottati dalla «legittima leadership della Crimea sono basati sul diritto internazionale e garantiscono i legittimi interessi dei residenti della penisola». Il premier britannico, scrive il sito della BBC, ha chiamato Putin per sollecitare il sostegno della Russia al Gruppo di contatto per una soluzione della crisi.

E dall’America rimbalza la notizia che il premier ucraino Arseni Iatseniuk si recherà in settimana negli Stati Uniti per discutere con le autorità Usa. In apertura di una riunione di governo Iatseniuk ha detto: ‘Vado negli Usa per una serie di incontri ad alto livello su come risolvere la situazione riguardo le nostre relazioni bilaterali e multilaterali’. Fonti dell’ufficio del premier hanno confermato all’emittente che Iatseniuk intende iniziare il suo viaggio mercoledì.

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