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17 marzo 2014

Il popolo della Crimea ha fatto la propria scelta
di Oleg Obukhov

Quasi il 96 % degli abitanti di Crimea hanno votato per l’incorporazione della penisola nella Russia. Lo ha fatto sapere il Presidente del Consiglio Supremo della Crimea per lo svolgimento del referendum Mikhail Malyshev.

Sono i dati preliminari. Il 3,2% dei votanti hanno votato contro. Un po’ più dell’1 % delle schede elettorali sono state riconosciute non valide. I risultati ufficiali saranno annunciati tra alcuni giorni. Parlando per telefono con Barak Obama, Vladimir Putin ha sottolineato che il referendum si è svolto con assoluta conseguenzialità alle norme del diritto internazionale e allo Statuto dell’ONU, nonché in considerazione del noto precedente del Kosovo.

Al referendum di domenica in Crimea sono state sottoposte due questioni: “Sostieni la riunificazione della Crimea con la Russia in qualità di entità della Federazione Russa?” e “Sostieni il recupero della Costituzione della Repubblica di Crimea del 1992 o lo status della Crimea come parte dell’Ucraina?”. Alle 20 locali, a seguito della chiusura dei seggi si è registrata un'affluenza record pari a quasi l’81,5 % degli aventi diritto. Secondo le parole del Capo della Commissione per lo svolgimento del referendum, vi hanno partecipato più di un milione e 250 mila persone. In considerazione di Sebastopoli questa cifra risulta anche maggiore – 1 milione e 724,5 mila persone. Malyshev ha fatto notare che queste cifre praticamente non cambieranno.

Non risultano essere state presentate denunce alle Commissioni per lo svolgimento del referendum né al livello dei seggi elettorali né al livello territoriale. Voglio comunicare a tutti che il referendum in Crimea si è fatto.

Gli osservatori internazionali che hanno assistito al referendum sullo status della Crimea pure hanno confermato che durante il suo svolgimento non sono state registrate violazioni della legge, hanno constatato l’alta affluenza alle urne nei luoghi abitati dai tartari della Crimea ed hanno definito la loro partecipazione alla votazione un fattore di grande rilevanza. Lo ha dichiarato, in particolare, il capo della delegazione della Dieta polacca Mateusz Piskorski. Secondo lui gli abitanti di Crimea hanno tutto il diritto all’autodeterminazione.

L’Ucraina come Stato in realtà non si è realizzato, non è in grado di garantire i diritti dei cittadini. Perciò è stato deciso di organizzare un referendum durante il quale i cittadini hanno il diritto di definire da soli il loro futuro. Bisogna considerare l’opinione che hanno espresso i partecipanti al referendum! Penso che esso debba avere determinate conseguenze giuridiche.

Oggi a Simferopol si riunisce una sessione del Consiglio Supremo della Crimea nel corso della quale sarà formalizzata una richiesta ufficiale di ingresso della Repubblica Autonoma nella compagine della Russia. Sempre oggi una delegazione del Palamento della Crimea poterà il documento a Mosca.

In precedenza abbiamo dato notizia che il 21 Marzo la Duma intende esaminare il progetto legge sull’incorporazione della Crimea in Russia.

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