Fonte: Daily Mail
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23 Dic 2014

Gli USA e la UE sulla via di uno scontro con la Russia. La Cina si schiera con Mosca
Traduzione di Luciano Lago

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea dimostrano una vera “ansia” di confrontarsi con la Russia

Questo quanto scrive il noto analista britannico Peter Hitchens, vincitore del premio ” Orwell”, su una sua colonna del giornale “Daily Mail“.
Quegli europei i quali, dall’inizio del conflitto in Ucraina, credono che la Russia stia svolgendo il ruolo di aggressore, sono totalmente vittime di pregiudizi e di una distorsione della realtà.

A volte si ha la sensazione, scrive Hitchens, che molti europei vivano nel mondo fantastico del “Il Signore degli Anelli. “Noi consideriamo come valorosi quelli che combattono per l’Ucraina contro le forze oscure”. Tuttavia questa interpretazione è una stupidaggine, ritiene Hitchens.

A giudizio del giornalista, l’Occidente persegue in Ucraina puramente i suoi interessi concreti : 48 milioni di mano d’opera disponibile a basso costo, un accesso al Mar Nero, disponibilità di grandi riserve di carbone e di cereali.

Per iniziare, spiega l’analista, la UE ha speso centinaia di milioni di euro per appoggiare la società civile e le organizzazioni senza fini di lucro (ONG) in Ucraina, successivamente, rompendo tutte le regole della diplomazia, i politici europei hanno appoggiato i manifestanti di Maidan, quelli che richiedevano la firma dell’Accordo di Associazione tra la UE e l’Ucraina.

“Sembra che Washington, Bruxelles, Londra e l’Arabia Saudita abbiano una vera ansia per confrontarsi con la Russia. Si vedono sorrisi contenti per la caduta del rublo causata dal misterioso crollo dei prezzi mondiali del petrolio”, sostiene Hitchens.
Peter Hitchens  sostiene che la pressione sulla Russia, in particolare la reticenza dell’Arabia Saudita nel voler ridurre le quote di petrolio, avvenga  in parte per causa dell’appoggio dato da Putin al presidente siriano, Bashar al-Assad, la cui rimozione rappresenta l’obiettivo primario degli Stati arabi del Golfo, così come di Washington e dei suoi alleati europei.

La Cina: se la Russia lo necessita, presteremo tutta l’assistenza necessaria alla nostra portata

I ministri del governo cinese hanno offerto appoggio economico alla Russia in accordo con le capacità di Pekino. Un possibile ampliamento dell’accordo Russo-Cinese di intercambio finanziario (swap) in valute nazionali, non soltanto aiuterebbe a stabilizzare il rublo ma rafforzerebbe anche gli sforzi cinesi per fare dello yuan una moneta di riserva globale.

“Se la parte russa lo necessita, forniremo l’assistenza necessaria secondo le nostre possibilità”, questo è quanto ha affermato in conferenza stampa il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, secondo quanto menzionato dal giornale “China Daily”.

Inoltre Wang Yi ha dichiarato che la Russia dispone delle capacità e della saggezza per superare le difficoltà esistenti nell’attuale situazione economica”. Il ministro cinese ha inoltre aggiunto che la Cina e la Russia si sono sempre reciprocamente appoggiate ed aiutate nelle recenti vicende economiche.
Allo stesso modo il ministro del commercio cinese, Gao Hucheng, ha affermato che l’espansione dell’utilizzo dei contratti di intercambio finanziario (swap) in valute nazionali ed un maggiore utilizzo dello yuan per il commercio bilaterale, avrebbe un impatto molto positivo nell’aiuto all’economia della Federazione Russa, come comunicato anche da Bloomberg.

Un movimento del genere potrebbe molto aiutare a stabilizzare il rublo, secondo gli esperti.Inoltre rafforzerebbe gli sforzi cinesi per fare dello yuan una moneta di riserva globale.
All’inizio di Ottobre, le autorità cinesi hanno chiuso la firma di un contratto “swap” cambiario, bilaterale con la Banca Centrale russa per un importo equivalente a 150.000 milioni di yuan (25.000 milioni di US. dollars), un accordo che può ampliarsi con il consenso di entrambe le parti.
Lo “swap” di valute apre il percorso per incrementare il commercio tra entrambi i paesi, nello stesso tempo  opera come meccanismo difensivo di fronte al blocco dei conti russi in dollari in Europa e negli USA.

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