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25 Aprile 2014

25 Aprile 2014: Roma territorio occupato da Israele, la Resistenza c'è, tiene e libera il palco dalla tracotanza sionista

Stamattina la piazza del Colosseo è stata trasformata dagli squadristi sionisti in territorio occupato dallo Stato d'Israele. Alla vista delle bandiere palestinesi innalzate dai compagni italiani e palestinesi presenti, i picchiatori della comunità ebraica hanno iniziato ad aggredirli. Calci, pugni, sputi, insulti, per circa due ore sotto lo sguardo compiacente delle forze di polizia, che non hanno mosso un dito a difesa degli aggrediti dimostrando, ancora una volta, da quale parte sono schierate le istituzioni (sioniste) italiane.

Gli aggressori pretendevano, sostenuti dai vertici dell'ANPI, che le bandiere palestinesi venissero abbassate oppure che ce ne andassimo: una condizione inaccettabile per le decine di compagni presenti, che invece hanno tenuto la posizione e le bandiere ben in vista, nonostante l'aggressione subita. Di fatto nella prima fase della mattinata le condizioni politiche della piazza sono state dettate dalla comunità sionista, che ha utilizzato la legittimità della Brigata Ebraica come un Cavallo di Troia per issare le bandiere dello Stato d'Israele sulla manifestazione per la Liberazione dell'Italia dall'occupazione del nazifascismo, celebrando quindi la nostra Liberazione assieme alla loro Occupazione. I dirigenti dell'ANPI invece hanno dimostrato tutta la loro ignavia e sudditanza nei confronti della prepotente lobby sionista, a cui hanno ceduto politicamente la gestione della piazza.

Ma la resistenza stoica delle poche decine di partigiani filopalestinesi presenti si è trasformata in una evidente vittoria politica nel momento in cui da tutta la città e dal corteo, indecorosamente partito accettando i diktat sionisti, sono affluiti e si sono sganciati centinaia di militanti e solidali che, non accettando la presenza sionista, hanno costituito un secondo corteo di 600/700 persone partito alla volta della piazza del comizio. Nella piazza della Resistenza (Porta San Paolo) i rapporti di forza tra il blocco istituzionale-sionista e la piazza popolare, rossa e filopalestinese sono stati ribaltati e con la contestazione attiva è stato impedito ai sionisti di prendere la parola sul palco ed intitolarsi così formalmente la piazza della Resistenza antinazifascita.

Le bandiere palestinesi sventolavano libere accanto a quelle rosse dei partigiani comunisti: i più importanti artefici, col loro sangue e sacrificio, della lotta di Liberazione.
 

Fronte Palestina - Roma

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