Originale: Gregpalast.com
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1 agosto 2014

L’avvoltoio con il becco nelle carni ancor vive del cadavere argentino
di Greg Palast
traduzione di Giuseppe Volpe

L’investitore avvoltoio Paul Singer ha costretto all’insolvenza la nazione argentina. Ecco la vera storia daBillionaires & Ballot Bandits’ [Miliardari & Banditi delle urne] di Greg Palast.  [Il libro è del settembre 2012 e la parte finale di questo estratto fa presagire un esito diverso da quello che stiamo costatando in questi giorni – n.d.t.].

Da New York arrivò una telefonata ai miei capi al centro televisivo della BBC a Londra. Veniva da uno dei gorilla a libro paga del miliardario Paul Singer, finanziatore numero uno del Partito Repubblicano a New York, donatore di milioni di dollari al super-PAC [comitato d’azione politica] di Mitt Romney e massimo contributore del fondo per la campagna senatoriale del GOP [Grand Old Party – Partito Repubblicano].

“Abbiamo un dossier su Greg Palast”.

Beh, ovvio che ce l’hanno.

E io ho un dossier su di loro.

Ero appena di ritorno dall’aver risalito il fiume Congo per la BBC e il Guardian. Il picciotto di Singer segnalava che il signor Singer avrebbe preferito che la BBC non trasmettesse un servizio su di lui, specialmente non con riprese delle sue prede sofferenti: bambini, vittime del colera.

Come ogni avvoltoio, Singer festeggia quando muoiono le vittime. Letteralmente. Ad esempio, Singer ha fatto una fortuna acquistando la società dell’amianto Owens Corning salvandola dalla bancarotta. La società aveva celato ai suoi dipendenti che si sarebbero presi l’asbestosi maneggiando il prodotto dell’azienda.

Nessuno vuol morire di asbestosi. I polmoni si riducono in poltiglia e uno annega in sé stesso.

La società dell’amianto era stata costretta a pagare decine di migliaia dei suoi dipendenti per cure mediche e le loro famiglie dopo la loro morte.

Ma poi Singer ha usato i suoi muscoli politici per dare una stretta ai risarcimenti promessi ai lavoratori. Ha offerto loro noccioline. E, morendo, le hanno accettate. Come l’Uomo di Ghiaccio, Singer l’Avvoltoio ha usato il randello della “riforma dei risarcimenti” [leggi che prevedono un tetto agli stessi] per costringere a bastonare alla sottomissione i lavoratori indeboliti. Con i lavoratori dell’amianto sepolti o comprati a poco, le fabbriche di morte dell’amianto di Singer a quel punto valevano una fortuna … e Singer ha fatto il suo primo “colpaccio”.

Poi è stato il caso del Peru, dove Singer, mediante una brillante manovra finanziaria-legale troppo discutibile perché altri la tentassero, aveva assunto il controllo dell’intero sistema finanziario del paese. Quando quel furfante del presidente del Peru, Alberto Fujimori, decise che era una buona idea fuggire dal paese (prima di essere arrestato per accuse di omicidio) Singer, mi ha raccontato l’avvocato del Peru Mark Cymrot dello studio Baker & Hostetler, ha lasciato fuggire Fujimori in cambio dell’ordine dell’Assassino In Capo al tesoro peruviano di pagare a Singer 58 milioni di dollari. Singer aveva sequestrato l’aereo presidenziale “Air Force One” del Peru; in cambio della tangente Singer gli ha consegnato le chiavi per l’aereo della fuga.

E, per inciso, non sono stato io a definire Singer “Avvoltoio”.

Sono stati i suoi compagnoni banchieri, con un tono di ammirazione.

Ciò che ha provocato la telefonata minacciosa dell’arnese di Singer alla BBC è stato il mio documentario dai Congo (ci sono due nazioni in Africa che si chiamano “Congo”). C’è un’epidemia di colera in Africa Occidentale a causa di mancanza di acqua potabile. La nostra indagine ha appreso che Singer ha pagato circa 10 milioni di dollari per un qualche “debito” presumibilmente assunto dalla Repubblica del Congo. Per incassare i suoi 10 milioni di dollari Singer ha cominciato a impossessarsi di circa 400 milioni di dollari di beni della povera nazione.

Acqua potabile per il Congo? Scordatevelo. Singer e i suoi colleghi avvoltoi se la sono presa tutta.

In Africa ho parlato con Winston Tubman, l’ex vicesegretario generale dell’ONU. MI ha chiesto di chiedere all’Avvoltoio e ai suoi compari: “Sapete che state causando la morte di neonati?”.

E’ legale, è stomachevole, è Singer.

Beh, non legale nella maggior parte del mondo civilizzato. Gran Bretagna, Germania, Olanda e molti altri hanno messo fuori legge i sequestri dei ‘recuperatori’ di Singer. In Europa Singer è un fuorilegge finanziario. Ma negli USA è un “creatore di occupazione”.

Singer l’Avvoltoio gode di un mucchio di stampa positiva, specialmente sul The New York Times, dove il masticacadaveri ha offerto un assegno in bianco a qualsiasi Repubblicano statali voti per il diritto dei gay al matrimonio. Non consideratelo un atto altruista di coraggio morale; si è trattato più di diritto del signore, del diritto dei Signori del Castello di deflorare a piacere le vergini delle loro terre. Il figlio dell’Avvoltoio voleva sposare un altro uomo e dunque l’Avvoltoio intendeva comprare il parlamento dello stato di New York perché approvasse le nozze. (Che poi quasi tutti i soldi di Singer siano andati a candidati nazionali che avrebbero reso illegale il matrimonio gay, beh, contano più i soldi che i legami di sangue).

Ma sotto la copertura giornalistica di finanziare il GOP per i diritti sociali, l’influenza di Singer sul parlamento statale ha ripagato cento volte. Ha esercitato pressioni sul parlamento per modificare la legge sul calcolo degli interessi sulle sue operazioni di finanziamenti avvoltoi predatori, una modifica che gli garantirà centinaia di altri milioni di dollari dal Congo.

Il più recente colpo dell’Avvoltoio è stato una tangente dal governo greco in bancarotta. Il 4 aprile 2012 il farmacista greco settantasettenne Dimitris Chrstoulas ha scritto: “Non trovo altra soluzione per una fine dignitosa prima di cominciare a rovistare nella spazzatura per mangiare”. Christoulas si è poi sparato alla testa. Il governo gli aveva tagliato la pensione come parte del piano d’austerità per rimborsare i creditori stranieri. Inoltre un lavoratore su quattro aveva perso il posto.

Le banche creditrici della Grecia si sono prese la loro libbra di carne, ma hanno rinunciato a una parte, cancellando l’ottanta per centro del debito in linea capitale. Cioè, tutte salvo due “banchieri”: i miliardari Ken Dart e Singer l’Avvoltoio hanno dichiarato alla Banca Centrale Europea e al governo greco che volevano indietro tutto. Singer e Dart non avrebbero cancellato l’ottanta per cento e nemmeno l’otto per cento dei titoli che detenevano, anche se Singer e Dart, evidentemente, avevano pagato soltanto una frazione del loro valore facciale solo poche settimane prima. O il governo greco avrebbe pagato a Singer e Dart molte volte quanto gli speculatori avevano investito oppure Singer e Dart avrebbero compromesso l’intero accordo di salvataggio, abbattendo quanto restava dell’economia della Grecia, e il resto dell’Europa con essa.

Preso in ostaggio, il governo greco ha rovistato nel suo portafoglio in esaurimento e ha pagato a Singer e Dart ogni centesimo da loro preteso. I co-investitori di Singer nel suo fondo Elliott Management hanno fatto una fortuna, compreso il fondo ‘cieco’ [blind trust] di un certo Mittens Romney.

Ma il treno privilegiato di avidità dell’Avvoltoio stava per imbattersi in un ostacolo inatteso sul binario. Il 4 aprile  [2012], solo ore dopo che Christoulas si era tolto la vita, in un’aula di tribunale di Washington D.C. il Presidente degli Stati Uniti e il suo Segretario di Stato hanno colpito Singer con una mattonata legale. Senza alcun annuncio pubblico, senza il solito comunicato stampa e in linguaggio così astruso che sarebbe stato notato soltanto da un giornalista pazzo che avesse frequentato la Scuola di Legge dell’Università di Chicago, il Dipartimento della Giustizia di Obama ha inchiodato l’Avvoltoio alla parete.

Era Mercoledì delle Ceneri e i ragazzi di Obama hanno esibito quei chiodi: hanno chiesto a un tribunale federale statunitense di impedire a Singer di attaccare l’Argentina.

In questo caso Singer aveva promosso una causa per ottenere milioni, persino miliardi, dal governo dell’Argentina per un vecchio debito che il Presidente Ronald Reagan aveva già sistemato in un accordo che aveva coinvolto le maggiori banche statunitensi. Ma l’accordo di Reagan non era buono abbastanza per Singer e per il suo fondo speculativo NML Capital. Singer ha chiesto che un tribunale statunitense ordinasse all’Argentina di pagargli dieci volte l’importo che avrebbe ottenuto in base all’accordo di Reagan. E per ottenere ciò che voleva l’Avvoltoio ha anche promosso una causa per impedire che le Grandi Banche incassassero i loro pagamenti previsti dall’accordo Reagan.

Ma poi lo scoppio di un fulmine giudiziario ha sconvolto i piani dell’Avvoltoio: il Dipartimento della Giustizia di Obama e il Dipartimento di Stato di Hillary Clinton insieme hanno depositato un ‘amicus curiae’, una memoria di un ‘amico della corte’ nel caso NML Capital e altri contro la Repubblica Argentina. Non era granché amichevole. Obama, docente di diritto costituzionale, si è improvvisamente ricordato che il presidente ha il potere, unico della Costituzione degli Stati Uniti, di prendere a calci in culo l’avvoltoio su e giù per il continente e poi di ricominciare daccapo.

Specificamente, Obama e la Clinton hanno chiesto che la corte rigettasse il tentativo di Singer di mandare in bancarotta l’Argentina (perché è questo che la richiesta di Singer avrebbe causato).

Questo è stato l’incubo di Singer: che il Presidente degli Stati Uniti invocasse la sua straordinaria autorità costituzionale in base alla clausola sulla Separazione dei Poteri per impedire all’Avvoltoio e ai suoi compari nel fondo speculativo di conseguire super-profitti dai cadaveri di nazioni disperate.

Gli interessi nella guerra legale, finanziaria e politica sono enormi, tuttavia la battaglia vera è celata agli occhi del pubblico.

Una lotta titanica è stata ora messa in moto, una battaglia per miliardi, tra l’amministrazione Obama e gli uomini più ricchi degli Stati Uniti, i miliardari dei fondi speculativi, il tutto celato al pubblico e alla stampa.

Il console argentino mi ha telefonato dal District of Columbia, sbalordito dalla mossa della Clinton. Cosa diavolo stava succedendo? Avevo qualche informazione?

Gli ho detto che quell’iniziativa andava molto, molto oltre l’Argentina. Obama e la Clinton dichiaravano alla corte che l’Avvoltoio stava compromettendo la sicurezza dell’intero sistema finanziario mondiale, destabilizzando ogni missione di salvataggio finanziario dal Sudamerica alla Grecia e al Congo. (Cosa farà Romney? Il suo previsto sostituto per la Clinton sarebbe il suo consulente capo sulla politica estera, Dan Senor, attualmente a libro paga di … Paul Singer).

Obama ha le palle per restare coerente con la sua decisione? E Singer e compagni, collaborando con Karl Rove, hanno il bisturi finanziario che potrebbe tagliargliele?

I ‘Rove-bot’ stanno già facendo balenare la loro lama: nel giugno del 2012 i Repubblicani del Comitato della Camera sui Servizi Finanziari hanno tenuto una seduta d’emergenza senza precedenti a proposito della mossa segreta del Presidente contro l’Avvoltoio. Hanno ascoltato la testimonianza di Ted Olsen, ex vice procuratore generale di George Bush, che ha attaccato Obama e la Clinton con un linguaggio in codice e un legalese incomprensibile, non citando nemmeno una volta per nome Singer o il suo fondo speculativo.

Ma alla Casa Bianca e ai piani alti delle torri di Wall Street sanno esattamente di che cosa si sta parlando. E nelle auto da golf di Martha’s Vineyard sanno che l’Avvolto doveva essere messo al suo posto. Robert Wolf, giocando a golf con il presidente Obama al Capo, era furioso. Il direttore generale dell’UBS (nota anche come Unione di Banche Svizzere) aveva messo insieme l’accordo sull’Argentina. E i banchieri svizzeri non permettono a nessuno di spostare la buca sul loro green.

Wolf aveva raccolto un mucchio di fondi per la campagna elettorale di Obama, il che lo aveva reso il suo consigliere sulla “ripresa economica”. L’UBS si era ripresa bene (con un amabile patteggiamento riguardo alle accuse penali di evasione fiscale).

Ora i capitani di UBS, JPMorgan e Citibank sono schierati con Obama e la Clinton. Le banche dell’Establishment considerano i nuovi avvoltoi come Singer dei pazzi economici furiosi, terroristi su un elicottero pronti a strappare la linguetta della granata. Se le pretese di Singer saranno accolte egli farà saltare in aria il sistema finanziario del pianeta. In questa guerra di titani, Obama e la Clinton sono dei semplici fanti, non i generali. Sono le potenze miliardarie bancarie contro gli speculatori miliardari dei fondi speculativi. Gli uni sono avidi e terrificanti e gli altri sono avidi e semplicemente pericolosi. Fate la vostra scelta.

Questa è la battaglia vera: una guerra in cui chi vince si prende l’intero controllo del sistema finanziario mondiale.


Greg Palast è autori dei bestseller del New York Times ‘Billionaires & Ballot Bandits’ [Miliardari & banditi delle urne], The Best Democracy Money Can Buy [La miglior democrazia che si può comprare per denaro], Armed Madhouse [Manicomio in armi] e il molto acclamato Vultures’ Picnic [Il picnic degli avvoltoi].


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Fonte: http://zcomm.org/znetarticle/the-vulture-chewing-argentinas-living-corpse/

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