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26 maggio 201

Il re tailandese appoggia il colpo di stato dei militari

Il re della Thailandia, Bhumibol Adulyadej, ha approvato ufficialmente il colpo di stato dell’esercito. L’annuncio è arrivato in occasione di una cerimonia a Bangkok, durante la quale è stato dato al generale Prayuth Chan-ocha il compito di guidare il paese a capo del nuovo Consiglio nazionale per il mantenimento della pace e dell’ordine. Dopo la cerimonia, il capo della giunta militare ha detto che “il prima possibile” verranno organizzate delle nuove elezioni, ma al momento è troppo presto per definire una data.

Nel fine settimana a Bangkok si sono state delle piccole proteste contro il colpo di stato, nonostante il coprifuoco e il divieto di manifestare, che prevede il carcere o la multa nel caso in cui più di cinque persone decidano di riunirsi per strada.

Nel frattempo 200 leader politici arrestati la settimana scorsa dall’esercito sono stati liberati. Tra questi l’ex premier Yingluck Shinawatra e Suthep Thaugsuban, il leader delle proteste contro il governo che si sono svolte nei mesi scorsi per le strade di Bangkok.

Yingluck Shinawatra si è dimessa il 7 maggio dopo essere stata condannata per per abuso di potere dalla corte costituzionale. Shinawatra è accusata di essersi sbarazzata del responsabile della sicurezza nazionale, Thawil Pliensri, per sostituirlo con un suo parente nel 2011.

Il colpo di stato dell’esercito è stato annunciato in diretta televisiva il 22 maggio, due giorni dopo che i militari avevano imposto la legge marziale. Dieci canali televisivi satellitari sono stati chiusi e l’esercito ha ordinato la censura di tutti i mezzi d’informazione in nome della “sicurezza nazionale”.

Da quando è stato annunciato il colpo di stato, tutte le radio e televisioni locali sono state censurate e trasmettono solo i messaggi dell’esercito. I canali internazionali, incluse Cnn e Bbc, sono oscurati.

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