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28 maggio 2014

Mondiali, scontri fra manifestanti e polizia a Brasilia

Tafferugli tra le forze dell'ordine e duemila persone che manifestavano contro gli sprechi dell'imminente Campionato del Mondo di calcio

A poco più di due settimane dall'inizio dei Mondiali di calcio non si placano ancora le tensioni sociali in Brasile. Una manifestazione popolare, contro la realizzazione dell'appuntamento sportivo è degenerata in violenti scontri con la polizia, attorno allo stadio di Brasilia. Il bilancio provvisorio è di almeno sette feriti, tra i quali un militare a cavallo, raggiunto da una freccia scoccata da un indio.

Nel corteo, iniziato da alcune centinaia di esponenti del Movimento dei lavoratori senzatetto (Mtst), sono confluiti circa 800 indigeni brasiliani di varie etnie, che poche ore prima avevano protestato, presso il Parlamento federale, contro un progetto di legge che prevede modifiche alle regole di demarcazione delle loro terre.

Durante i tafferugli oltre duemila manifestanti hanno lanciato pietre contro il battaglione anti-sommossa della polizia militare, che ha risposto con gas lacrimogeni. La folla ha anche bloccato tutte le vie di accesso al Mané Garrincha, nel mirino dei movimenti che si oppongono all'evento della Fifa: l'impianto è infatti risultato il più caro della Coppa ed è avvolto dalle critiche per denunce di superfatturamento dei costi.

Tensione anche a Salvador e Rio de Janeiro

Il conto alla rovescia verso il torneo iridato continua dunque ad essere caratterizzato da disordini e polemiche. In mattinata, uno sciopero proclamato dagli autisti e bigliettai del trasporto pubblico a Salvador - un'altra delle 12 città sede delle partite - ha lasciato a piedi oltre un milione di persone.

Disagi per gli stessi motivi anche in un'altra capitale del nord-est brasiliano, Sao Luis, dove si è fermato il 100% della flotta di autobus. E per oggi è stata programmata una nuova paralisi di 24 ore dei mezzi pubblici anche a Rio de Janeiro. La 'Città Meravigliosa', che tra l'altro ospiterà la finale del 13 luglio, ha vissuto un'altra giornata di paura: prima per nuovi scontri a fuoco tra agenti e narcos - stavolta a Santa Cruz, nella zona ovest - che hanno provocato quattro morti; poi a seguito del ritrovamento di un pacco sospetto su un vagone della metropolitana, che ha fatto chiudere la stazione di Ipanema, facendo intervenire la squadra anti-bomba della polizia. L'allarme, poi rivelatosi falso, ha lasciato comunque in apprensione i residenti e provocato la fuga dei passeggeri.

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