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5 ottobre 2014

Messico: gli studenti spariti dopo le proteste

Dopo aver manifestato contro la riforma dell’istruzione del governo, alcuni giovani sono spariti nel nulla.

C’è paura nello stato messicano di Guerrero, dove la scoperta di alcune fosse comuni fa temere per la sorte dei 45 studenti, spariti nel nulla, dopo gli scontri avvenuti, qualche giorno fa, durante la manifestazione contro i tagli all’istruzione del governo, nella città di Iguala.

Per ora, le autorità hanno sigillato il perimetro di una zona collinare, nei pressi di Iguala, a sud di Città del Messico. I cadaveri  rinvenuti sono stati portati al centro di medicina legale, che fornirà risposte sull’identità dei corpi.

I ragazzi, quasi tutti indios, della scuola rurale Ayotzinapa, stavano manifestando nella città di Iguala, contro delle misure governative che avvantaggerebbero gli istituti delle città. Ma la polizia ha sparato sugli studenti. Il risultato: 6 morti e 45 giovani desaparecidos. Il procuratore generale di Iguala, Cabrera, ha ordinato l’immediato arresto per i 22 poliziotti che avrebbero sparato agli studenti, contro il malcontento dei familiari, che hanno tentato anche di assalire la caserma di Acapulco, dove sono stati rinchiusi. Cabrera ha dichiarato che una delle piste su cui si indaga è quella delle sparizioni forzate, ossia dei rapimenti da parte delle forze di sicurezza.

A ben due giorni dalla scomparsa degli studenti, lo stato di Guerrero ha autorizzato l’inizio delle ricerche e solo all’inizio di questa settimana, è stata data l’autorizzazione

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