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7 ottobre 2014

Messico, gangster confessano: 17 studenti uccisi

Nuove piste sulla scomparsa dei 45 studenti messicani, probabilmente vittime del crimine locale organizzato

Continuano le ricerche dei 45 studenti desaparecidos , dopo gli scontri con la polizia, avvenuti durante una manifestazione contro i tagli all’istruzione, il 26 settembre scorso a Iguala, a sud di Città del Messico.

45 famiglie messicane continuano a sperare e hanno lanciato un appello dal sito del governo, offrendo “un milione di pesos (circa 60mila euro) a chi abbia informazioni utili”. Il ritrovamento di 30 corpi all’interno di fosse comuni a 200 Km dal luogo della scomparsa, fa temere per la sorte dei ragazzi. E sono attualmente in corso le analisi per scoprire se i cadaveri trovati all’interno corrispondano agli studenti scomparsi. A tal fine, 37 delle famiglie hanno fornito campioni di Dna, che saranno utilizzati per i test.

Intanto questa mattina Inaky Blanco, procuratore dello Stato di Guerrero, rende noto che due presunti gangster di una banda criminale hanno confessato di aver ucciso 17 studenti fra quelli scomparsi nel sud del Messico. I due fanno parte degli otto nuovi  membri di una gang del crimine organizzato, con probabili contatti e vicinanze al sindaco della città, José Luis Abarca Velázquez. Inoltre Blanco riferisce che gli inquirenti hanno concluso che “alcuni elementi della polizia municipale fanno parte del crimine organizzato”.

Si tratta di una delle peggiori stragi compiute in Messico dall’intensificazione della

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