Euro news - 10/10/14 - Si affievolisce in Messico la speranza di ritrovare in vita gli studenti scomparsi ormai da quindici giorni, dopo l’annuncio della scoperta di altre fosse comuni. Le autorità messicane hanno fatto sapere di avere arrestato altre persone, che potrebbero essere implicate nella sparizione degli oltre quaranta studenti il 26 settembre a Iguala, nel sud del Paese. “Abbiamo arrestato altre quattro persone le cui identità devono essere confermate per questo non fornisco nomi – ha detto il procuratore generale messicano Jesus Murillo -. La cosa importante è che ci hanno portato in un posto dove abbiamo trovato quattro fosse comuni dove questi detenuti sostengono siano stati depositati i resti degli studenti assassinati”. Alla fine della scorsa settimana erano state scoperte altre fosse con una trentina di cadaveri carbonizzati, ancora non identificati. Migliaia di persone si sono mobilitate in tutto il Messico per la sparizione degli studenti, avvenuta dopo che questi sono stati attaccati dalla polizia locale e narcotrafficanti. Diverse le piste seguite dagli inquirenti.

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10 ottobre 2014

Il Messico in piazza per gli studenti scomparsi

Dopo settimane di attesa di risposte da parte delle autorità, i messicani scendono in piazza per chiedere la restituzione dei 43 ragazzi scomparsi.

“Li hanno presi vivi, che ce li restituiscano vivi!”. Migliaia di persone radunate nella piazza dell’Angelo dell’Indipendenza, nello stato di Guerrero, in Messico, per protestare contro il silenzio delle autorità sulla scomparsa dei 43 giovani studenti della scuola di Ayotzinapa, scomparsi lo scorso 26 settembre (vedi art. precedente) “Fin quando giustizia non sarà fatta, il governo non avrà pace”, così titolava uno dei cartelloni che si vedeva in strada.

E manifestazioni di solidarietà con le famiglie di Iguala in Messico, si sono avute anche in altre città: Madrid, Barcellona, Buenos Aires, La Paz, San Francisco, New York, Los Angeles, Montreal e Londra.

Nessuna novità nelle indagini, anzi  tutto scorre come se niente fosse successo per le autorità. È quanto osserva uno degli editorialisti del giornale SinEmbargo. Il sindaco d’Iguala, ricercato dalla polizia come testimone e sospettato di aver collaborato al gesto criminale, è ancora  in fuga e di lui non si ha alcuna traccia. Si attendono ancora conferme sulla presunta uccisione di 17 ragazzi tra quelli scomparsi, da parte di due membri dell’associazione criminale messicana Guerreros Unidos, così come loro stessi avrebbero dichiarato alla polizia.

I manifestanti nel frattempo chiedono le dimissioni del capo dello stato di Guerrero, Angel Aguirre, colpevole di ‘negligenza’, se non di ‘ irresponsabilità’. E dopo vari giorni, il giornale messicano Animal Polìtico

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